Il dramma di Lorenzo, bimbo con la testa enorme e il cervello “schiacciato”

Il piccolo Lorenzo è nato con la testa “gonfia” a causa di una rara patologia che comporta lo schiacciamento del cervello. Ecco la testimonianza dei suoi giovani genitori. 

Si chiama Lorenzo Pontone ed è un miracolo che sia in vita. Il neonato è infatti venuto al mondo con una grave patologia congenita che – racconta il Mirror – provoca un enorme ingrossamento della testa e lo schiacciamento del cervello a causa di una cisti. I medici che l’hanno in cura ce la stanno mettendo tutta per salvarlo, e l’hano già sottoposto a un intervento chirurgico durato 10 ore subito dopo il parto.

In sostanza, mentre Lorenzo era nell’utero del liquido si è accumulato nella sua testa e ha causato la “rottura” di parte del suo cervello. Il danno cerebrale è accertato e sarà purtropp permanente. Ai suoi genitori, Fernando Pontone e Nichaela Lewis, di Liversedge, West Yorkshire (Inghilterra), è stata offerta la possibilità di interrompere la gravidanza a 20 settimane dopo un accertamento che ha messo in luce la gravità della situazione, ma loro hanno voluto portarla avanti nonostante tutto.

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L’accumulo di liquido all’interno della testa all’origine della tragedia di Lorenzo

“Il medico ha detto che c’erano buone probabilità che potesse nascere morto o essere cieco, sordo, avere continue convulsioni o non muoversi” racconta Nichaela, 28 anni. “Ne abbiamo parlato per un paio di giorni. Ci sono stati molti pianti” aggiunge Fernando. La coppia, che ha cinque figli a casa dai 10 mesi ai 12 anni, alla fine ha deciso di non interrompere la gravidanza. “Non pensavamo fosse giusto”, ha detto Fernando. “Era a metà strada della sua venuta al mondo. Aveva braccia, gambe e una faccia. Non potevamo ucciderlo”.

Il papà di Lorenzo non nasconde l’amarezza: “Non pensavamo che potesse succedere a noi – confessa -. Gli altri cinque bambini non hanno avuto complicazioni”. Il parto è avvenuto lo scorso 8 gennaio. “Lo hanno tirato fuori e lo hanno portato direttamente su un tavolino. Sono passati alcuni minuti… Sembrava un’eternità finché non l’abbiamo sentito piangere e sono scese le lacrime di gioia”.

Poco più di una settimana dopo Lorenzo ha subito quattro ore di chirurgia cerebrale, che Fernando ha descritto come “il peggior giorno della mia vita”. “Siamo usciti e abbiamo camminato un po’. Abbiamo ordinato due caffè, ma non siamo riusciti a berli. Poi siamo tornati indietro quando abbiamo ricevuto la chiamata che ci informava che stava bene”. Sono i momenti in cui Lorenzo mostra barlumi di gioia che danno ai suoi genitori la forza di andare avanti. “Gli piacciono le carezze sul viso e a volte sorride”, dice la mamma. “Finora ha dimostrato che molti dottori hanno torto. Hanno detto che non sarebbe stato in grado di respirare da solo, hanno detto che avrebbe avuto convulsioni. Non ha avuto convulsioni da quando è nato”.

E il papà aggiunge: “Riesce a guardarti. Dicono che è cieco e sordo ma penso che possa fare entrambe le cose, posso vederlo quando sorride”. La coppia ha avviato una raccolta fondi online con Go Fund Me per cercare una fonte di sostentamento in un momento incredibilmente impegnativo. Aveva l’obiettivo di arrivare a 1.000 sterline e l’hanno già raggiunto. La speranza per il futuro di Lorenzo passa anche da qui.

EDS

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