Coronavirus, audio fake su Whatsapp: “I media non dicono la verità”

In queste ore, tra le tante bufale si sta diffondendo un audio su Whatsapp in cui un italiano sostiene di essere bloccato in Cina a causa del coronavirus.

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Com’era prevedibile, l’espansione della pandemia cinese ha dato l’opportunità ad alcuni siti bufalari e ai cospirazionisti di sbizzarrirsi nel trovare presunti complotti. Lo schema è il medesimo visto in altre situazioni. Ci sarebbe una nazione, una società segreta o un gruppo di ricchi che ha creato un virus in laboratorio per vendere più vaccini o per controllare il mondo. La fake news più diffusa riguarda la presunta manipolazione del virus della Sars per creare il coronavirus. Ipotesi, però, che è già stata smentita dagli esperti, i quali hanno spiegato che si tratta di una trasmissione animale-uomo.

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La diffusione di queste notizie false, non verificate o opportunamente gonfiate ha come primo effetto quello di attirare l’attenzione degli utenti sulle pagine. Quello successivo -ben più grave e direttamente collegato – è però la creazione di una falsa informazione che genera ansia collettiva. Ad un secondo genere di fake news appartiene il falso audio che sta girando su Whatsapp in queste ore: i media non ci informano della reale gravità della situazione. Sono numerose anche le presunte notizie in tal senso, alcune che sostengono che i numeri di contagio in Cina siano ben più alti di quanto comunicato.

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Coronavirus, audio fake su Whatsapp

L’uomo dell’audio, un italiano che non dice il suo nome, sostiene di essere andato a Wuhan e di essere rimasto bloccato. Un’informazione che potrebbe essere plausibile, ma  successivamente l’uomo aggiunge un’accusa ai media che sa proprio di bufala. Stando a quanto dice nell’audio questi non avrebbero fornito una corretta informazione su quella che è la reale situazione in Cina: “Se i Media avessero raccontato la verità non sarei venuto qui”. Il primo elemento di falsità è dunque la bufala della copertura della reale diffusione del virus. Ma se ciò non bastasse, l’uomo ripete anche la bufala del virus manipolato dalla Sars. Inoltre la sua descrizione della situazione a Wuhan non coincide con quella di altri italiani che si trovano lì e che hanno dato informazioni su quello che accade sui social.

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