Belluno, 18enne morta nel sonno: “Era stata operata una settimana fa”

Lisa Collazuol, 18enne di Tignes, è morta nel sonno mercoledì scorso, pochi giorni dopo essersi sottoposta a un intervento chirurgico d’appendicite all’ospedale San Martino di Belluno. 

L’ospedale “San Martino” di Belluno è sotto inchiesta per la morte nel sonno della diciottenne Lisa Collazuol, ex giocatrice di rugby dell’Alpago. La Procura della Repubblica di Belluno ha acquisito una copia della cartella clinica della ragazza, ricoverata all’ospedale del capoluogo per un intervento chirurgico d’appendicite fino a venerdì scorso, per capire se qualcosa possa essere andato storto.

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La verità sulla ragazza “speciale” morta nel sonno

Mercoledì mattina Lisa è stata trovata morta dalla madre nella loro casa a Tignes, piccola frazione in Alpago. Il sostituto procuratore Katjuscia D’Orlando ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo e disposto l’autopsia. La Procura intende accertare se ci possano essere delle responsabilità mediche dietro la morte della ragazza, che aveva lasciato da poco la squadra di rugby, era una sportiva e aveva sempre superato senza problemi le visite mediche specialistiche.

Otto giorni fa Lisa era stata operata di appendicite all’ospedale di Belluno, ma era tornata a casa nei tempi stabiliti e senza accusare alcun sintomo di malessere. Lisa era pronta a far rientro a scuola, al liceo delle Scienze umane a Vittorio Veneto (Treviso), proprio mercoledì: quando però la madre ha provato a svegliarla, avvertendola che rischiava di fare tardi, non ha ricevuto risposta. La 18enne era morta nel sonno e ogni tentativo dei sanitari di rianimarla è stato inutile.

Grande commozione stamane al liceo “Flaminio”, che Lisa frequentava da qualche anno. La ragazza aveva iniziato gli studi superiori a Belluno, per poi trasferirsi a Vittorio Veneto dove è attivo l’indirizzo in scienze umane che l’avrebbe meglio preparata all’università e all’insegnamento nella scuola materna, suo grande sogno. “Lisa – ricorda la dirigente scolastica Emanuela Da Re – era una ragazza solare, punto di riferimento per la sua classe. Ogni giorno scendeva dall’Alpago anche con sacrificio in termini dei trasferimenti notevoli, ma sempre con il sorriso. Era positiva, aperta e molto solare”.

La scuola si mobiliterà per ricordare Lisa con un’iniziativa che sarà meglio definita non appena verrà fissata la data del funerale. Intanto gli amici, sconvolti e increduli, la ricordano così: “Sei sempre stata un punto di riferimento per tutti noi, ci hai insegnato a vedere la vita da un’altra prospettiva: ti vogliamo bene piccolo angelo”.

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