Alessia Marcuzzi sotto choc per l’amico in carcere: Non è stato lui liberatelo

Alessia Marcuzzi, dopo il lungo speciale di ieri sera a ‘Le Iene’ ha voluto condividere un appello sul proprio Instagram affinché l’amico venga liberato.

Alessia Marcuzzi incinta

Ieri sera è andato in onda un lungo speciale de ‘Le Iene‘ sul caso Chico Forti. L’imprenditore e velista è stato arrestato a fine anni novanta con l’accusa di omicidio volontario e nel 2000 è stato condannato all’ergastolo senza condizionale. Secondo l’accusa Forti avrebbe avuto uno scontro verbale con Dale Pike (la vittima) sulla vendita del Pikes Hotel ad Ibiza. Pare infatti che il ragazzo fosse intervenuto nella contrattazione tra Chico ed il padre Tony per impedire la vendita. In seguito ad un primo incontro, dunque, secondo l’accusa Chico avrebbe deciso di uccidere il ragazzo per assicurarsi l’acquisto della struttura.

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Sul luogo dell’assassinio, la spiaggia di Virginia Key, non vennero trovate prove per collegare la morte ad un omicida. Dall’analisi della scheda telefonica di Dale, però, sono state scoperte delle chiamate indirizzate a Forti. Interrogato dalla polizia, l’imprenditore italiano ha mentito, dicendo loro di non aver mai conosciuto la vittima. Questa bugia, unita ad alcuni granelli di sabbia della spiaggia in cui è stato trovato il cadavere sono stati sufficienti a far elaborare un’accusa ed anche alla condanna. Vent’anni dopo l’arresto Chico continua a sostenere la propria innocenza.

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Alessia Marcuzzi lancia un appello per Chico Forti: “Non è giusto, dobbiamo fare qualcosa”

 

 

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Non e’ giusto. Noi dobbiamo fare qualcosa. Per i pochi che non lo conoscono: Chico Forti é un imprenditore italiano che nel 2000, negli Stati Uniti, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike. E una delle prove piu’ importanti che l’hanno inchiodato e’ un piccolo pugnetto di sabbia proveniente dalla spiaggia di Sewer Beach, luogo dove è stata trovata la vittima. Ma di cosa parliamo??? Qualche granello di sabbia…🤦‍♀️ Troppi sbagli, troppi elementi che non combaciano, tante bugie. E lui non vede i suoi figli da 20 anni. Ma perche’? Perche’ non possiamo farlo rientrare in Italia per poterlo processare qui? Perche’ al contrario per molti casi di americani accusati di omicidio qui da noi e’ stato possibile??? Ho conosciuto Chico 30 anni fa, mentre presentavo il Windsurf World Festival a Mondello: mi é sembrato una persona perbene, con tanti amici e talentuoso nel suo lavoro. Vi invito a leggere e a vedere tutti i video che riguardano lui e questa storia assurda❤️🙏 Grazie @gastonzama e le @redazioneiene Adesso tocca ai nostri politici. @luigi.di.maio 🙏 #chicoforti #liberatechicoforti

Un post condiviso da Alessia Marcuzzi (@alessiamarcuzzi) in data:

Ieri notte Alessia Marcuzzi ha voluto condividere il proprio pensiero sulla vicenda ed ha scritto su Instagram: “Non e’ giusto. Noi dobbiamo fare qualcosa”. Dopo aver spiegato in breve la situazione dell’amico Forti, la conduttrice aggiunge: “una delle prove piu’ importanti che l’hanno inchiodato e’ un piccolo pugnetto di sabbia proveniente dalla spiaggia di Sewer Beach, luogo dove è stata trovata la vittima. Ma di cosa parliamo??? Qualche granello di sabbia…🤦‍♀️Troppi sbagli, troppi elementi che non combaciano, tante bugie. E lui non vede i suoi figli da 20 anni”. Il post si conclude con un invito ai politici ad interessarsi alla vicenda: “Adesso tocca ai politici @luigi.di.maio 🙏#chicoforti #liberatechicoforti”.

Chico Forti

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