Poliziotto suicida | si spara con la sua pistola in Questura a Torino

Dramma in Questura a Torino, con un poliziotto suicida nel corso della serata del 29 gennaio 2020. L’agente si è ucciso con la sua stessa pistola d’ordinanza.

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Un poliziotto suicida in Questura a Torino FOTO viagginews

Un poliziotto suicida in Questura a Torino. Il fatto è avvenuto nella serata di ieri, mercoledì 29 gennaio 2020. L’uomo aveva 56 anni e lavorava nello specifico come tecnico sovrintendente. Era dotato di regolare pistola d’ordinanza, pur essendo impiegato nel reparto di amministrazione.

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E proprio quella è stata l’arma che ha utilizzato per togliersi la vita. Il poliziotto suicida ha impugnato la suddetta pistola per rivolgersi un singolo colpo di arma da fuoco alla testa. Sotto choc i colleghi, che non hanno potuto fare niente per salvargli la vita. Il suicidio si è verificato in particolare nel bagno dell’ufficio della vittima. Gli altri presenti nei locali della Questura del capoluogo piemontese hanno udito distintamente il rumore dello sparo e nel giro di qualche minuto sono stati poi in grado di compiere la terribile scoperta. Non sono chiare le ragioni del gesto. La vittima non ha lasciato nessun biglietto per spiegare quanto concepito e poi commesso.

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Poliziotto suicida, il fenomeno da tempo ha dei connotati preoccupanti

Le forze dell’ordine hanno aperto una inchiesta per cercare di fare luce sull’avvenuto. Nel solo mese di gennaio 2020 si contano già otto casi di esponenti delle forze dell’ordine che si sono uccisi. Sono invece 69 in tutto nel 2019, contando carabinieri, polizia, agenti della Penitenziaria e quelli della Locale. I sindacati di Polizia parlano di “ennesimo episodio di una gravità enorme. I numeri di questo fenomeno sono sempre alti e preoccupanti ed impongono che venga fatto qualcosa. Le amministrazioni sono chiamate a fare la loro parte” fa sapere il Silp-Cgil per bocca del suo rappresentante Nicola Rossiello. “A nulla portano i percorsi palliativi, se non fuorvianti, adottati fino a oggi. Serve intervenire sui processi psicologici ed anche non patologici con misure di prevenzione, senza sottovalutare nulla”.

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