Mustafà El Aoudi: chi è l’ambulante premiato da Mattarella

Chi è Mustafà El Aoudi, l’ambulante premiato da Mattarella col titolo di Cavaliere: cosa ha fatto, la sua storia e il suo eroico intervento.

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Un eroe per caso, il cui gesto ha trovato un premio inatteso: lui è Mustafà El Aoudi ed è un ambulante marocchino che a dicembre 2018 ha fatto qualcosa di encomiabile.

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Per quel suo gesto, è stato insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ma cosa ha fatto e chi è quest’uomo?

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L’aggressione al medico di Crotone

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Il 4 dicembre 2018, Maria Carmela Nuccia Calindro, medico in servizio presso il San Giovanni di Dio, è stata accoltellata proprio davanti all’ospedale. L’aggressione è avvenuta dopo che il medico aveva concluso il suo turno di lavoro e si apprestava a salire in auto. L’uomo che l’ha aggredita, a quanto si apprende, l’ha colpita ripetutamente con un cacciavite.

Nella zona stazionava come ogni giorno l’ambulante Mustafà El Aoudi, che è venuto in soccorso della donna aggredita. L’uomo è intervenuto per bloccare l’uomo che si era scagliato contro la dottoressa. Quindi ha lanciato l’allarme, attivando la macchina dei soccorsi. Quel suo gesto ha impedito che le conseguenze per la dottoressa fossero più gravi.

Chi è l’ambulante Mustafà El Aoudi

L’ambulante, qualche mese dopo, è stato premiato da Mattarella “per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuto in difesa di una donna violentemente aggredita”. Ma chi è Mustafà El Aoudi? L’ambulante è nato in Marocco quaranta anni fa e vive a Crotone dagli anni Novanta, precisamente dal 1990. Ha una bancarella nei pressi dell’ospedale, fuori dal quale è avvenuta l’aggressione da parte di un uomo, un disoccupato di 50 anni.

Quando ha dovuto raccontare il suo gesto, l’ambulante ha detto di sperare che “questo mio gesto possa essere di esempio”. Quindi ha aggiunto: “Il messaggio che voglio lanciare è il senso del rispetto per il prossimo. Dobbiamo amarci e non odiarci”. Ma dunque è un eroe? La sua risposta è netta: “Ho fatto quello che si deve fare, non mi sento un eroe, solo un essere umano”.

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