Vauro Senesi, chi è: età, carriera, vita privata del vignettista

Vauro Senesi è uno dei più noti vignettisti italiani (e non solo), amato e odiato per il suo stile sempre graffiante. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui. 

Vignettista, scrittore, opinionista e attore: Vauro Senesi è uno dei più originali osservatori dell’Italia dei giorni nostri, spesso ospite di importanti trasmissioni televisive, amato e odiato per la sua sempre graffiante satira politica. Conosciamolo più da vicino.

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L’identikit di Vauro Senesi

Vauro, all’anagrafe Vauro Senesi, è nato a Pistoia il 24 marzo 1955. E’ stato allievo di Pino Zac, con il quale nel 1978 ha fondato Il Male. Dal 1986 al 2006 è stato assiduo editorialista e vignettista de il manifesto, ma le sue vignette sono state pubblicate anche sulle più importanti testate italiane e straniere: Satyricon, Linus, Cuore, Il Quaderno del Sale, L’Écho des Savanes, El Jueves e Il Diavolo. È stato inoltre direttore del settimanale satirico Boxer e collaboratore del Corriere della Sera e di Smemoranda.

Nel 1994 Vauro è stato querelato dalla senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati per una vignetta pubblicata sul Il Venerdì di Repubblica, insieme con il direttore responsabile del periodico, ma quattro anni dopo è stato assolto con sentenza definitiva. Nel 1997, invece, il tribunale di Roma l’ha condannato per vilipendio alla religione cattolica per una vignetta ritenuta offensiva apparsa sul manifesto.

Il 14 settembre 2006 Vauro è entrato nel cast della trasmissione Annozero, condotta da Michele Santoro, leggendo nei minuti finali della trasmissione una serie di vignette disegnate nel corso della puntata. Il 15 aprile 2009 è stato sospeso dalla Rai per una vignetta mostrata durante la trasmissione di Rai2 con la frase “Aumento delle cubature. Dei cimiteri”, riferita al terremoto dell’Aquila del 2009 e ritenuta dall’azienda “gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico”. La sospensione – seguita da numerose polemiche – è rimasta in vigore per una sola puntata, dopo di che il vignettista è stato reintegrato nel programma.

Nel 2011 Vauro è entrato nel cast del programma Servizio pubblico condotto sempre da Santoro su La7. Il 7 ottobre 2011 insieme con il fumettista Vincino ha rilanciato il settimanale Il Male in edicola. Il 30 settembre 2012 ha cominciato a collaborare con il Fatto Quotidiano, abbandonando il manifesto. Dal 15 settembre 2017 ha curato la rubrica Il Vauro che tira all’interno del programma L’aria che tira condotto da Myrta Merlino su La7. E nell’ottobre 2018 ha partecipato al primo numero del rifondato Paese Sera.

Vauro si è cimentato anche come attore. Nel 2011 ha recitato un piccolo cameo nel film Manuale d’amore 3 di Giovanni Veronesi, e nel 2012 ha partecipato a Colpi di fulmine di Neri Parenti. Da non dimenticare poi l’impegno politico: è stato membro del Comitato Centrale del Partito dei Comunisti Italiani, coi quali si è presentato alle Elezioni europee del 2004, ottenendo 7.324 voti di preferenza e non risultando quindi eletto. Nel 2013, in occasione delle politiche nazionali, ha espresso il suo sostegno verso la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia. Nel 2018, invece, ha offerto il suo endorsement alla lista Potere al Popolo capeggiata da Viola Carofalo. E per le europee del 2019 ha manifestato il proprio sostegno a “la Sinistra”, lista comprendente Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, L’Altra Europa con Tsipras, Convergenza Socialista, Partito del Sud e Transform! Italia.

Un capitolo a parte meritano le attività umanitarie. Vauro è stato vignettista e giornalista per PeaceReporter e collabora con la Ong Emergency, occupandosi dell’informazione e della comunicazione. Nel dicembre 2008 ha contribuito alla stesura del calendario della società, e così pure nel 2013. Ha collaborato anche con Freedom Flotilla, di cui ha disegnato la bandiera ritraendo una colomba bianca con un ramo di ulivo nel becco. Nel 1996 gli è stato conferito il Premio di satira politica di Forte dei Marmi.

EDS

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