Kobe Bryant stava scrivendo un libro con Paulo Coelho, lui adesso strapperà le bozze

Kobe Bryant stava scrivendo un libro con Paulo Coelho, scrittore brasiliano de “L’Alchimista”. Lui adesso ha deciso di strappare le bozze del progetto.

Paulo Coelho, celebre scrittore brasiliano conosciuto in tutto il mondo per aver scritto “L’Alchimista”, stava lavorando ad un nuovo progetto con Kobe Bryant. Dopo la terribile notizia della morte di Kobe lo scrittore ha scritto su Twitter: “Ora strapperò la bozza del nostro libro, il progetto ha perso la sua ragion d’essere”. Paulo Coelho affida così a Twitter la testimonianza del proprio dolore per la scomparsa di Bryant, e rivela che insieme a lui stava lavorando ad un libro per ragazzi. La letteratura infatti, in particolare quella indirizzata ai più giovani lettori, era uno dei molteplici interessi post-basket di Kobe. Il cestista aveva deciso di dedicarsi ad un nuovo primo progetto editoriale, e aveva individuato come collaboratore perfetto Coelho.

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Kobe Bryant, addio alle bozze del progetto a cui lavorava con Paulo Coelho

A testimonianza di una collaborazione che prometteva grandi cose, Paulo pubblica su Twitter un suo botta e risposta con Kobe: “Scriviamo quel libro insieme”, diceva Bryant, “Quando vuoi”, era stata la risposta dello scrittore. Del libro non si conosce il titolo, e sarà difficile che Coelho lo sveli prossimamente, ma si capisce che l’intenzione dei due era quella di scrivere un testo che ispirasse i bambini più sfortunati a superare le difficoltà della vita attraverso lo sport. Lo scrittore brasiliano ha raccontato all’Huffington Post che Kobe Bryant “voleva scrivere qualcosa che fosse d’esempio. Questo perché lui era una persona che non pensava solo allo sport o alla competizione. Kobe era molto di più di un grande giocatore, e dal nostro rapporto ho appreso molto. Ecco perché adesso non ha senso pubblicare quel libro senza di lui. Magari in futuro scriverò qualcosa su ciò ha rappresentato e su un’eredità che va al di là del basket e di cui si parlerà a lungo. Ma adesso quel libro non ha ragione di esistere, anche perché non aggiungerebbe niente di più su Kobe o sulla sua famiglia”.

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