Facebook rimuove il video di Salvini che citofona: “Incitazione all’odio”

Facebook ha rimosso il video in cui Salvini citofona al ragazzo tunisino chiedendo se fosse uno spacciatore, viola le policy contro l’incitamento all’odio.

Per sette giorni si è dibattuto in tutta Italia sul comportamento di Salvini a Bologna. Il leader della Lega ha infatti chiamato i giornalisti per farsi filmare mentre citofonava ad un ragazzo di origini tunisine nel quartiere Pilastro della città emiliana. Una signora che abita lì aveva denunciato un presunto giro di spaccio, accusando il giovane ed il padre di essere degli spacciatori. Quindi Salvini ha chiesto in favore di telecamere se fosse vera l’accusa mossa dalla signora.

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Si è alzato un vespaio mediatico e social, con la maggior parte delle persone scioccata per la violazione di privacy insita in quel gesto. Il leader leghista si è difeso sostenendo che ha compiuto un atto in difesa di una cittadina preoccupata. Mentre la donna che ha denunciato lo ha appoggiato. Sulla questione si sono espressi proprio tutti, compresi personaggi del mondo dello spettacolo. Fedez ha criticato Salvini sui social, mentre Fabio Volo in diretta su Radio Deejay. Quest’ultimo ha ecceduto con le parole, tanto da costringere il suo direttore a chiedere scusa per la forma utilizzata dal suo dipendente.

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Facebook elimina il video di Salvini che citofona al ragazzo tunisino: incitazione all’odio

Mentre in Italia si continuava a dibattere, Facebook ha deciso di rimuovere il video dalla propria piattaforma. Il video della discordia è stato rimosso nelle prime ore di oggi martedì 28 gennaio, ovvero 7 giorni dopo essere stato pubblicato. Sul social si leggono anche le motivazioni che hanno portato i gestori di Facebook a prendere questa decisione: pare infatti che il filmato non rispetti le policy della compagnia in materia di incitazione all’odio.

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