Salvini, Linus interviene sulle parole di Fabio Volo: “Mi scuso a nome della radio”

Il direttore di Radio Deejay, Linus, ha voluto commentare pubblicamente l’attacco di Fabio Volo a Salvini, scusandosi per i modi che ha utilizzato.

Il video di Salvini che citofona a casa di un uomo chiedendogli se spacciasse droga ha ottenuto il suo obiettivo: far parlare gli italiani. Se da un lato il leader della Lega voleva mostrare ai suoi che era pronto a scendere in prima linea contro i comportamenti illegali (o presunti tali) dall’altro era certo che per una simile scena sarebbe stato attaccato dagli oppositori ed avrebbe creato un polverone mediatico.

Leggi anche ->Bologna, il caso della supporter di Salvini: “Quando esco porto la pistola…”

Le critiche sono piovute non solo dagli esponenti degli altri partiti o dal sindaco di Bologna, città in cui ha compiuto il gesto, ma anche dai media e dai personaggi di spettacolo. Su Instagram, Fedez ha sottolineato come in uno stato di diritto non bisognerebbe muovere accuse senza avere delle prove. Mentre su Radio Deejay, Fabio Volo si è lasciato andare ad una dura invettiva condita da insulti.

Leggi anche ->Salvini | Parla il ragazzo al citofono: “Ho 17 anni e vado a scuola, non spaccio”

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Linus si scusa per i modi e le parole utilizzate da Fabio Volo

L’attacco di Fabio Volo è stato criticato sui social, dove i supporter di Salvini hanno risposto agli insulti con insulti ed insinuazioni, non solo sullo speaker, ma su tutta l’emittente radio. Dato il clamore generato, Linus ha deciso di intervenire in qualità di direttore di Radio Deejay per chiarire alcune cose. Sul suo ultimo post Instagram si leggono delle scuse per i modi e le parole scelte dal dipendente, ma lo speaker radiofonico parte con una premessa che dovrebbe fare riflettere molti:

“Viviamo in un’epoca in cui si pensa che si possano affrontare temi delicati come la politica sulle pagine di un social network. Non si può. Non c’è lo spazio, non c’è il tempo.Quindi non si fa. O si fa solo se si è in malafede. Di politica, cioè di vita, si dovrebbe parlare guardandosi negli occhi, altrimenti si riduce tutto al solito triste tifo da stadio. Oppure a un comizi”.

Con queste parole Linus vuole criticare sia i “Leoni da tastiera” che si sono infuriati che il suo dipendente, ed infatti subito dopo aggiunge: “Come ha fatto Fabio, in maniera scomposta e senza la mia autorizzazione, questa mattina. È un comizio quando una persona esprime dei concetti e chi hai di fronte sai già che non avrà modo di ribattere.
Per questo non si fa”. Linus non contesta la posizione di Fabio Volo, ma esclusivamente le parole che ha usato ed il modo in cui ha attaccato Salvini: “Quello che ha detto Fabio, cioè che Salvini a Bologna si è comportato da bullo arrogante, è sacrosanto e condivisibile da qualunque persona perbene. Ma si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio (di cui mi scuso a nome della radio che dirigo) e quando soprattutto sai già che non ci sarà modo di avere un confronto”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Due parole sulla vicenda Volo / Salvini. Viviamo in un’epoca in cui si pensa che si possano affrontare temi delicati come la politica sulle pagine di un social network. Non si può. Non c’è lo spazio, non c’è il tempo. Quindi non si fa. O si fa solo se si è in malafede. Di politica, cioè di vita, si dovrebbe parlare guardandosi negli occhi, altrimenti si riduce tutto al solito triste tifo da stadio. Oppure a un comizio. Come ha fatto Fabio, in maniera scomposta e senza la mia autorizzazione, questa mattina. È un comizio quando una persona esprime dei concetti e chi hai di fronte sai già che non avrà modo di ribattere. Per questo non si fa. Quello che ha detto Fabio, cioè che Salvini a Bologna si è comportato da bullo arrogante, è sacrosanto e condivisibile da qualunque persona perbene. Ma si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio (di cui mi scuso a nome della radio che dirigo) e quando soprattutto sai già che non ci sarà modo di avere un confronto. Perché purtroppo la gente non è disponibile nè a parlare nè ad ascoltare, ma vuole soltanto vedere confermate le proprie posizioni. È sbagliato ma è così, e siccome noi che andiamo in onda su una radio come la nostra lo sappiamo, sappiamo anche che non ce lo possiamo permettere. Una piccola cosa però ci tengo a precisare, che dà l’idea della superficialità di molti che mi hanno scritto: il mio “padrone” da qualche mese a questa parte si chiama John Elkann, gruppo Exxor, o FCA se preferite. Non mi risulta siano di sinistra. Leggete, informatevi, ragionate con la vostra testa. E poi sì, votate per chi cazzo volete. Grazie L

Un post condiviso da Linus (@linus_dj) in data:

linus claudio cecchetto radio dj

Impostazioni privacy