Rita Bestetti: il caso della donna uccisa in casa a giugno 2010

Chi era Rita Bestetti, il caso della donna uccisa in casa a giugno 2010: le accuse a Daniele Pullano, il giovane condannato per omicidio.

Si chiamava Rita Bestetti ed era una cuoca 65enne assassinata nel suo appartamento di via Pellegrini a Monza ai primi di giugno 2010. Il suo caso, nella Brianza, provocò all’epoca molto sconcerto: chi e perché avrebbe dovuto uccidere una donna, che era intenta a quanto pare nelle sue faccende domestiche?

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La signora, mamma di 3 figli, era stata aggredita in casa con un coltello e ferita alla gola. Il suo aggressore l’aveva poi colpita con un ferro da stiro più volte alla testa.

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Il caso Rita Bestetti: le accuse contro Daniele Pullano

donna mutilata
(screenshot video)

Per quel delitto venne indiziato un ragazzo all’epoca poco più che maggiorenne, Daniele Pullano. Questi – secondo gli inquirenti – veniva accusato dalla donna di spacciare hashish al figlio minore della 65enne. Così, probabilmente di fronte alla possibilità di poter essere denunciato, il giovane avrebbe aggredito la donna in casa sua, al culmine di un tentativo di chiarimento. Nel corso del processo, l’imputato ha respinto sempre le accuse: “Sono uno spacciatore, non un assassino”.

Aveva spiegato di essere stato in casa della donna, ma di non essere lui l’assassino. A incastrare Daniele Pullano erano state un’impronta di sangue lasciata sul luogo del delitto e una traccia di Dna sulla lama del coltello. C’erano poi diverse incongruenze nei suoi alibi. Condannato in primo grado all’ergastolo, in Appello era stata esclusa la premeditazione e gli anni erano diventati 25. In Cassazione, infine, la sentenza definitiva: 22 anni di reclusione con accuse di omicidio e spaccio di droga.

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