Cameron Blair, chi era il ragazzo accoltellato e ucciso alla festa

Cameron Blair è stato ucciso con un colpo di coltello alla gola durante una festa. Una madre racconta il bel gesto nei confronti della figlia bullizzata.

Un bravo ragazzo, sempre sorridente e dotato di un talento cristallino per il rugby, con queste poche parole si ha un quadro chiaro di chi era Cameron Blair. Il giovane, appena 20 anni, è stato ucciso da ignoti aggressori nel corso di una festa in casa. Secondo quanto riportato dalla cronaca di Cork (Irlanda), il ragazzo è stato visto uscire barcollando in strada e si è successivamente accasciato a terra.

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Il ragazzo è caduto a terra di fronte ad uno store di Fish and Chips, sono stati i dipendenti del fast food a chiamare i soccorsi e cercare di salvargli la vita. Il giovane, però, era già morto quando i paramedici sono arrivati in zona. Qualcuno infatti lo aveva aggredito con un coltello e lo aveva colpito al collo non lasciandogli scampo. Al momento non sono chiari i dettagli dell’indagine, né perché l’aggressore lo abbia ucciso.

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Cameron Blair, il ricordo di una mamma: “Ha aiutato mia figlia quando veniva bullizzata”

Cameron non era solo un ragazzo di talento e lontano da cattive abitudini, era anche un giovane che si preoccupava per gli altri. A dimostrarlo è il racconto di una donna che, appresa la notizia della tragica morte, ha voluto ricordare come in passato avesse aiutato sua figlia a non soccombere ai bulli. L’episodio risale al 2015: “Mia figlia è rimasta scioccata dalla notizia e mi ha voluto raccontare un episodio risalente a qualche anno fa. Lei veniva bullizzata e giorno dopo giorno la situazione peggiorava. Lui, che spesso aveva visto quello che le capitava, l’ha chiamata e le ha detto: ‘Non permettere che quella gente ti tratti così'”.

Si tratta di un piccolo gesto, ma quanto basta per farle capire che c’era qualcuno che s’interessava a lei e reputava stupido ed ingiusto quello che le stava capitando. La stessa donna spiega l’importanza che quelle poche parole hanno avuto per la figlia: “Un piccolo gesto ma per lei è stato di grande aiuto, quel genere di cose che ti permette di ricordarti di qualcuno per il resto della vita”.

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