Coppia di pedofili violenta cinque bambine e le registra, arrestati

Una coppia di pedofili che ha violentato cinque bambine registrando i maltrattamenti con il cellulare è stata arrestata. Stavano progettando un altro orrore. 

Una coppia di pedofili che ha molestato cinque bambini e ha registrato i loro maltrattamenti con i cellulari è stata incarcerata. Peter Taylor e Keeli Burlingham, entrambi di Dukinfield, nel Greater Manchester, sono stati oggi condannati rispettivamente a 15 e 11 anni per i loro crimini.

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I due stavano progettando di violentare il figlio di una loro amica. Un bambino di appena 5 anni. La donna l’ha scoperto leggendo alcuni messaggi sui loro telefoni e ha denunciato tutto alla polizia.

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Taylor è stato condannato a 15 anni di reclusione, più una proroga di tre anni alla Minshull Street Crown Court di Manchester. Burlingham è stata condannata a 11 anni, più un anno di estensione della pena.

Coppia di pedofili violenta cinque bambine, il racconto choc degli agenti

I messaggi tra i due sono stati descritti come “alcune delle conversazioni più spaventose che abbia mai visto nella mia carriera” dall’ispettore capo detective Judith Holmes. Sono stati trovati anche video, ripresi dalla coppia, di aggressioni che hanno compiuto insieme. I due sono stati scoperti dopo che un’irruzione della polizia a casa di Taylor ha portato al sequestro di diversi telefoni e di un computer. La polizia ha seguito una soffiata secondo cui Taylor era coinvolto nel download di immagini indecenti. L’ispettore capo Holmes ha detto: “Taylor e Burlingham sapevano quanti anni avevano le loro vittime. Non hanno assolutamente alcuna scusa per il loro comportamento grossolanamente inappropriato e predatorio nei confronti dei bambini. La prigione è assolutamente il posto a cui appartengono. Le discussioni tra i due che hanno pianificato l’abuso sessuale trovato sui loro telefoni sono state alcune delle conversazioni più spaventose che abbia mai visto nella mia carriera.
Spero che il risultato di oggi aiuti le vittime e le loro famiglie a superare quella che deve essere stata un’esperienza incredibilmente traumatica. Questo caso dovrebbe mettere in evidenza quanto seriamente prendiamo le segnalazioni di questo tipo e il nostro impegno assoluto a cercare giustizia per coloro che sono stati colpiti da atti così atroci. Per favore, se state lottando e avete bisogno di sostegno, siamo qui per ascoltarvi”.

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