Sinisa Mihajlovic: “Il mio sogno? Poter riabbracciare mio padre”

In un’intervista concessa in occasione del suo 50° compleanno, Sinisa Mihajlovic ha ripercorso la sua vita e spiegato che gli manca l’abbraccio del padre.

 

Mihajlovic conferenza
Sinisa Mihajlovic conferenza FOTO screenshot

Sinisa Mihajlovic è stato sin dai primi anni della sua vita un combattente. Nato in Serbia, ha passato l’infanzia in mezzo a povertà e guerra, sognando un giorno di poter giocare a calcio a livello professionistico. Quel sogno è diventato realtà e per 20 anni Mihajlovic è stato uno dei terzini più forti al mondo. Il suo sinistro, allenato in un campo in terra con due porte senza reti, era magico, sopratutto su calcio piazzato.

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Conclusa la carriera da calciatore, il serbo ha dimostrato di saperci fare anche come allenatore. La scorsa stagione è stato chiamato per salvare un Bologna che sembrava spacciato e ci è riuscito senza troppe difficoltà. Purtroppo in estate ha scoperto di avere la leucemia e da mesi combatte contro quel male così difficile da battere. Di recente ha dichiarato di non sentirsi un eroe solo perché è malato, spiegando come in tanto si trovano nella sua complessa situazione.

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Sinisa Mihajlovic: “Vorrei poter riabbracciare mio padre”

Prima che questo capitolo della sua vita iniziasse e lo ponesse di fronte ad un’altra battaglia. Mihajlovic ha rilasciato un’intervista in occasione del suo 50° compleanno a ‘La Gazzetta dello Sport‘. In quella occasione spiegava che si sentiva fiero del percorso fatto e che aveva un unico grande rimpianto: non poter stare più con il padre. L’uomo infatti è morto qualche anno fa a causa di un tumore ai polmoni. Negli anni in cui era calciatore lo ha pregato a lungo per convincerlo a trasferirsi in Italia, così da poter stare più tempo assieme, ma il padre aveva sempre preferito rimanere nel suo Paese.

Oggi che non c’è più, Sinisa sente ogni giorno la sua mancanza: “Ci penso tutti i giorni. Durante la guerra lo imploravo di venire in Italia ma volle restare nel suo Paese. Vorrei potesse vedere come sono cresciuti i suoi nipoti. Quando si parla di sogni non penso ad alzare una Champions League o uno scudetto. Il mio è impossibile: poter riabbracciare mio padre”.

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