Grenfell Tower | morta suicida eroina che salvò diverse vite

Si chiamava Deborah Lamont e nelle ore immediatamente successive il disastroso incendio della Grenfell Tower salvò molte persone. Ma si è uccisa.

Deborah Lamont Grenfell Tower
Eroina della Grenfell Tower morta suicida FOTO viagginews

Era stata una grande eroina durante la tragedia della Grenfell Tower, ma a distanza di due anni e mezzo da quel disastro che costò la vita a 72 persone, la povera Deborah Lamont si è suicidata. Lei era una dottoressa di 44 anni che si offrì volontaria per aiutare i sopravvissuti.

LEGGI ANCHE –> Grenfell, le ultime parole di Gloria e Marco: “Nessuno ci salva”

Questo le valse il riconoscimento più elevato possibile da parte della Croce Rossa, all’indomani dell’immane rogo avvenuto a giugno del 2017 e nel quale morirono anche due giovani italiani, i fidanzati Marco Gottardi e Gloria Trevisan. Una indagine relativa al suicidio della Lamont riferisce che la donna ha avuto problemi di alcol ed anche di salute mentale fin da quando era adolescente. E già da giovanissima avrebbe tentato altre volte di togliersi la vita. Il team della dottoressa Lamont, che lavorava presso l’Ospedale universitario del Galles a Cardiff, aveva partecipato ad un evento nel marzo del 2019 per congratularsi con lei per l’importante lavoro svolto. Deborah Lamont intanto aveva attraversato un divorzio che pareva averla provata molto mentalmente.

LEGGI ANCHE –> Selene Barbuscia | la madre accusa il fidanzato | “Ammazzo anche te”

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Grenfell Tower, Deborah Lamont suicida in una camera d’alberto: “Non voglio più vivere”

Al suo nuovo fidanzato, nonché collega di lavoro, Jim Rees, aveva confidato più volte di sentire una sensazione opprimente e di costante disagio. Fu così che la donna prenotò una camera d’albergo dove andare da sola. Da lì poi ha mandato un messaggio al compagno scrivendogli delle parole inquietanti. “La vita è travolgente. Ho voglia di trattarmi il più male possibile”. Rees all’udienza ha detto di aver fornito a Deborah un numero di supporto psicologico, oltre ad avere allertato i soccorsi.

Messaggi dal contenuto inequivocabile

Nel loro scambio di messaggi i toni utilizzati dalla sua fidanzata si erano fatti sempre più gravi, fino a culminare con un “Penso che il mio lavoro su questa terra sia finito. Credo che la mia vita dovrebbe finire, così il dolore si fermerà. È giunto il mio momento”. Purtroppo la polizia ha trovato l’eroina della Grenfell Tower impiccata nella sua camera d’albergo al Village Hotel di Whitchurch, presso Cardiff.

LEGGI ANCHE –> Londra, commissione d’inchiesta per l’incendio alla Grenfell

Impostazioni privacy