Giornalista morto | era Giuseppe Catalano de L’Espresso | tanti i misteri

Ci sono diversi aspetti controversi relativi alla scomparsa di Giuseppe Catalano, il giornalista morto in circostanze strane venerdì scorso a Roma.

giornalista morto Giuseppe Catalano
Si chiamava Giuseppe Catalano il giornalista morto in circostanze strane a Roma FOTO viagginews

Si chiamava Giuseppe Catalano il giornalista morto all’interno della sua auto in una zona isolata di Roma Nord. Aveva 77 anni e scriveva da lungo tempo per ‘L’Espresso’. Ci sono diversi aspetti che appaiono controversi relativamente alla sua scomparsa. A cominciare dalle condizioni inusuali del telefono cellulare che aveva con sé.

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La rubrica risultava del tutto vuota, così come il registro delle chiamate. Eppure il giornalista morto in persona, prima di perdere la vita, aveva telefonato ad un amico dicendogli di essersi perso, e si era quindi fatto indicare la strada. Altro aspetto assolutamente non trascurabile: la sua auto, una Smart, era bruciata. Il cadavere di Giuseppe Catalano però si trovava a circa 50 metri di distanza, con i pantaloni abbassati e con delle bruciature alle mani ed agli arti inferiori. Subito disposto lo svolgimento di un esame autoptico, con il Nucleo Investigativo dei carabinieri che stanno portando avanti le indagini. L’ipotesi iniziale lasciava propendere per un incidente stradale.

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Giornalista morto, tutto troppo strano per essere un semplice incidente

Ma le troppe circostanze insolite emerse già da subito fanno pensare che le cose siano andate in maniera diversa. E le inchieste passate firmate da Catalano possono far svolgere non pochi collegamenti con la vicenda della sua morte. In passato il cronista si interessò di terrorismo nero e di servizi segreti deviati. La scoperta del cadavere è avvenuta a Sant’Oreste, in una zona di campagna alquanto isolata, venerdì pomeriggio. A poca distanza sorge un ex bunker utilizzato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Proprio lì nel 1993 fu ritrovato il corpo di Sergio Castellari, ex direttore del Ministero delle Partecipazioni statali, che rimase coinvolto nell’inchiesta ‘Mani Pulite’.

Casa sua trovata sottosopra

Ma non finisce qui: Catalano viveva da solo ed il suo appartamento è stato ritrovato a soqquadro. Come se qualcuno fosse stato lì per cercare qualcosa di specifico. Ad accorgersi della Smart incendiata e della presenza del cadavere, un contadino del posto, che ha allertato un conoscente. Quest’ultimo ha poi avvisato i carabinieri. I militari hanno ipotizzato che l’auto sia precipitata da una altezza di 250 metri, da una altura soprastante. Catalano sarebbe poi uscito da solo dall’abitacolo. Ma le lesioni riscontrate gli sarebbero risultate quasi subito fatali.

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