Sylvie Lubamba, dal successo al carcere, ora chiede: “Voglio tornare in tv”

I guai con la giustizia e il ritorno di Sylvie Lubamba, dal successo televisivo al carcere, ora chiede: “Voglio tornare in tv e parlare di razzismo”.

(screenshot video)

La vicenda personale di Sylvie Lubamba, attrice e modella di origini congolesi, nata a Firenze, è molto particolare. Infatti, dopo aver raggiunto il successo, soprattutto grazie ad alcune trasmissioni televisive condotte da Piero Chiambretti, ha conosciuto anche il carcere.

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Infatti, già condannata in passato per uso indebito di carte di credito, è stata nuovamente arrestata ad agosto 2014. Dopo aver scontato 3 anni e 5 mesi di carcere, è tornata infine in libertà.

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La protesta di Sylvie Lubamba a Milano: le ragioni del suo gesto

Ma è stata ‘dimenticata’ dalla televisione italiana, secondo quanto denuncia ora. Qualche mese fa, in un’intervista al Corriere della Sera, Sylvie Lubamba aveva raccontato di aver perso un figlio e combattuto contro una grave malattia. Infine, l’esperienza carceraria: “Sono una testimone. Se mi venisse offerta la possibilità di uno spazio, anche di piccole conduzioni, o una presenza in un reality, avrei parecchio da offrire, da condividere. Da professionista quale sono, e senza rinunciare alla comicità, agli istanti di leggerezza, alla mia anima, nel rispetto della vastità della commedia umana”.

L’esperienza del carcere l’ha sicuramente segnata, ma “devi già resistere per salvare la tua dignità di donna”. Anni difficili per la showgirl passata dalla televisione al carcere, e che a ottobre ha ammesso di essere in difficoltà economica e di aver chiesto il reddito di cittadinanza. Così, nelle scorse ore, Sylvie Lubamba ha inscenato una protesta in Piazza Duomo, a Milano, presentandosi mezza nuda e pitturata di bianco, nonostante le basse temperature. Lei spiega di sentirsi vittima di razzismo e lo fa capire con un cartello eloquente: “Sbiancata in codesta maniera mi vorranno ora in tv a parlare di razzismo?”. La showgirl ha anche diffuso una nota per ribadire le sue ragioni: a suo avviso, insomma, non verrebbe invitata in tv a parlare di razzismo, proprio per il colore della sua pelle. Qualcuno ora accoglierà il suo appello?

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