Pensioni, si va a 71 anni: addio quota 100, come cambia la Fornero

Pensioni, si va a 71 anni: addio quota 100, come cambia la Fornero. Dal 2020 il sistema contributivo inizia a dettare legge e i giovani vedono sempre più lontana l’età della pensione.
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Dopo quota 100 potrebbero tornare a galla le criticità del regime pensionistico disciplinato dalla Legge Fornero. E i giovani vedono allontanarsi sempre più il limite da raggiungere per il proprio pensionamento.

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Pensioni: addio quota 100, come cambia la Fornero

Allo scadere tra un anno, ovvero nel 2021, di Quota 100, ecco che si torna a quanto disciplinato dalla Legge Fornero. Il che vuol dire che un lavoratore che ha 62 anni, oppure che abbia versato 38 anni di contributi nel 2022, dovrà svolgere altri 5 anni e tre mesi di lavoro, ovvero raggiungere l’agognata pensione a 67 anni e 3 mesi o con 42 anni e 10 mesi di contributi. Nel 2026 l’anzianità contributiva potrebbe arrivare a 43 anni e 6 mesi (un anno in meno per le donne in entrambi gli ultimi casi elencati).

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A partire dal 2022 però oltre il 95 % dei potenziali pensionati avrà almeno il 70 % della pensione calcolata con metodo contributivo, quindi l’importo della pensione sarà inferiore quanto prima si esce dal mondo del lavoro. Adeguare l’anzianità contributiva alle aspettative di vita fa sì inoltre che si arriverebbe in poco tempo a 45 anni di lavoro se non si hanno 67 anni di età. E dunque sarebbe possibile andare in pensione a chi ha 67 anni e 20 anni di contributi, mentre più del doppio ce ne vorrebbero a chi ha iniziato il proprio lavoro poco prima di divenire maggiorenne. Chi gode di un regime retributivo o misto perciò ha possibilità di andare in pensione per anzianità o per età, beneficiando anche in alcuni casi dell’integrazione al minimo o della maggiorazione sociale, mentre i contributivi puri possono andare in pensione a 64 anni e 20 di contributi ma devono aver maturato una pensione pari a 1.300 euro. Probabile dunque che con questo sistema i giovani potrebbero essere liberi di lasciare il mondo del lavoro non prima dei 71 anni di età.
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