Fabio Testi, la verità sullo scandalo della notte nel bordello russo

Fabio Testi ha pagato caro il tanto chiacchierato scandalo a “Parliamone sabato” di Paola Perego, quando parlò dei “motivi per fidanzarsi con una donna dell’est”. Ecco la sua versione. 

Prima le accuse di maschilismo e razzismo, poi la decisione della Rai di chiudere anticipatamente il programma, quindi l’ostracismo da parte di committenti e colleghi. Fabio Testi dice di aver pagato caro il tanto chiacchierato scandalo a “Parliamone sabato” di Paola Perego, quando, ormai diversi anni fa, parlò dei “motivi per fidanzarsi con una donna dell’est”.

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La difesa di Fabio Testi

Dopo lo scoppio dello scandalo, Fabio Testi non ha usato mezzi termini: la Rai l’avrebbe messo al bando. Ma facciamo un passo indietro. Durante una chiacchierata con Paola Perego, l’attore raccontò di un amico fidanzato con una signora russa che per il compleanno del compagno lo portò a Mosca, in un bordello, scelse una ragazza e si divertirono insieme per tutta la notte. “Come fai a non innamorarti di una donna così, giustamente?”, commentò Testi. Poi aggiunse: “Se per caso l’uomo italiano ha qualche difficoltà nell’approccio finale con la donna, la brutta figura la fa l’uomo. Mentre se una donna russa vede che l’uomo non riesce a ottenere l’orgasmo, è lei che si sente in colpa. La femminilità esce in un altro modo”. Apriti cielo.

Le accuse di maschilismo e razzismo non tardarono ad arrivare, ma Fabio Testi le ha sempre rispedite al mittente: “Ridicolo! Avevo concordato tutto con l’autrice – ha spiegato in un’intervista a Diva e Donna -. La conseguenza è che non sono mai più stato chiamato in tv. E non mi chiameranno più… Qualcuno ha chiesto di non invitarmi più. Capite la gravità? Sapendo che io campo con i soldi dello spettacolo… Come se fosse colpa mia. Solo per aver raccontato l’aneddoto di un mio amico. Pazienza, sopravvivrò lo stesso”.

Resta il fatto che il boccone è stato amaro da mandare giù: “Una storia di una tristezza infinita. La pochezza dei politici che si accaniscono sulle piccole cose perché non riescono a risolvere quelle grandi. La trasmissione già andava male di suo e avevano bisogno di un pretesto per chiuderla…”.

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