Modena, il meteorite caduto a Capodanno è stato trovato dal ciclista Davide Gaddi

E’ stato trovato dal ciclista emiliano Davide Gaddi il frammento di meteorite caduto in Italia la notte del 1 gennaio. Ecco di cosa si tratta.

Il ciclista emiliano Davide Gaddi, famoso in tutta Italia per i viaggi in bicicletta con i quali raccoglie soldi a scopo benefico, ha trovato vicino a Modena uno dei frammenti del bolide di Capodanno. Si tratta di una meteora particolarmente brillante che nella sera del primo gennaio è stata avvistata sul Nord Italia dalla rete di videocamere della Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e dell’Atmosfera (PRISMA), coordinata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Riconoscibili per via della patina scura di cui sono ricoperti e degli angoli smussati, i frammenti sono stati trovati dal ciclista nella zona di Rovereto sulla Secchia, in provincia di Modena), proprio ai limiti dell’area indicata dai calcoli della rete PRISMA. Il ritrovamento, conferma l’INAF, “è stato il primo reso possibile dalla rete, e conferma la validità del metodo applicato e l’importanza del progetto PRISMA per monitorare i bolidi che solcano i nostri cieli”.

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Il meteorite di Capodanno trovato grazie al lavoro della rete PRISMA

La rete PRISMA, con videocamere installate in tutto il territorio italiano, sorveglia il cielo 24 ore su 24. Alla sua direzione partecipano osservatori astronomici professionali e amatoriali, università, planetari, diverse associazioni culturali, istituti scolastici e privati. “Il ritrovamento è stato un successo di tutti noi, il risultato di un perfetto gioco di squadra”, ha affermato il coordinatore della rete Daniele Gardiol, dall’INAF di Torino. Il bolide, generatosi da un frammento di asteroide, era stato intercettato da otto videocamere della rete, i cui dati hanno permesso di delimitare la zona di probabile caduta in provincia di Modena. La prima conferma che quello trovato da Davide Gaddi sia effettivamente il frammento di un meteorite caduto da poco tempo è arrivata dall’esperto di meteoriti Romano Serra, dell’Università di Bologna; ulteriori analisi sono in corso. Non si esclude che nella stessa zona si possano trovare altri frammenti dello stesso meteorite, e gli esperti di PRISMA invitano chiunque si imbattesse in una “pietra” anomala, ricoperta da una patina scura e con gli angoli smussati, a segnalarlo inviando una foto a: prisma_po@inaf.it.

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