Nella notte è stato lanciato un raid areo dagli Stati Uniti a Baghdad. Nell’attacco è morto il generale iracheno Soleimani.
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Ombre di guerra si sollevano sull’Iraq dopo che gli Stati Uniti hanno portato a termine un’azione militare a Baghdad contro il gruppo sciita che ha occupato l’ambasciata. Il bombardamento notturno ha portato alla morte di 8 persone, tra cui cinque membri del movimento iracheno e due emissari di Teheran. Tra i morti c’è anche il generale Quassem Soleimani, figura chiave del regime degli Ayatollah e responsabile delle operazioni sotto copertura di Teheran.
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L’azione di forza degli USA è stata autorizzata dal Presidente Donald Trump. A confermarlo in una conferenza stampa è stato il portavoce del governo che a Washington ha dichiarato: “Proteggeremo sempre i nostri interessi”. L’attacco, però, ha acuito la tensione tra i due Paesi (mai così alta come in questo momento) e non è da escludere che possa sfociare in un vero e proprio conflitto.
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