Gaia e Camilla, uccise a Roma | Parla Davide Acampora, in auto con Pietro Genovese

Davide Acampora è il 20enne amico di Pietro Genovese, si trovava con lui in auto al momento dell’impatto con Gaia e Camilla, le ragazzine 16enni morte la notte del 21 dicembre. Ecco che cosa ha raccontato.

Davide Acampora, studente 20enne, si trovava nell’automobile di Pietro Genovese quando questa ha travolto Gaia e Camilla, le ragazzine sedicenni morte a Roma la notte del 21 dicembre. Il ragazzo, sotto shock, ha raccontato l’accaduto quella notte: “Sono stato il primo a scendere dalla macchina di Pietro. Mi sono avvicinato alla ragazza che ho trovato subito a terra nel luogo dell’incidente e ho sentito che non respirava più. È stato terrificante. Poi ho alzato lo sguardo e ho visto più avanti il corpo dell’altra giovane. Eravamo tutti sotto choc, ma è vero che sono sbucate all’improvviso. Evitarle era impossibile”.

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Davide Acampora, in macchina con Pietro Genovese durante la tragedia

Incidente Roma Pietro Genovese
Incidente Roma Pietro Genovese FOTO viagginews

Davide Acampora, uno dei migliori amici di Pietro Genovese, viaggiava accanto a lui la notte del 21 dicembre. Dalla sua posizione avrebbe assistito a tutto: l’avvicinamento all’incrocio con via Flaminia, l’utilitaria accanto alla loro auto che si è fermata di colpo sul lato destro della carreggiata, le sedicenni che spuntavano e che venivano travolte dall’automobile di Pietro. Interrogato dai vigili urbani, ha raccontato tutti i dettagli della tragedia: “Eravamo andati a una festa con alcuni amici, poi ci siamo rimessi in marcia per tornare a casa. Non avevamo assunto droghe di alcun genere. Avevamo invece bevuto qualcosa, ma Pietro non era certo ubriaco. Dopo l’incidente era sconvolto”.

I ragazzi in macchina erano tre, ecco chi è Tommaso Edoardo Luswergh Fornari

Ma non c’erano solo Pietro e Davide nell’automobile al momento dell’impatto. Con loro, sul sedile posteriore, anche il 20enne Tommaso Edoardo Luswergh Fornari. Sarebbero stati proprio lui e Davide ad aiutare Pietro subito dopo l’impatto, chiedendogli di fermarsi poche centinaia di metri più avanti. Dopo l’incidente Tommaso si sarebbe chiuso in casa, nei pressi di Piazza Fiume a Roma, rifiutandosi di parlare più dello stretto necessario con chiunque. Pietro Genovese si trova momentaneamente agli arresti domiciliari, nella sua abitazione in Via Frattina.

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