Dacia Maraini, chi è: età, vita privata, carriera della celebre scrittrice

Dacia Maraini è una scrittrice di grande successo, tra le più lette e amate in Italia e nel resto del mondo. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lei. 

Scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice: Dacia Maraini è un’autrice di enorme successo, tra le più lette e amate in Italia e nel resto del mondo, a un tempo autorevolissima rappresentante ed eccezionale testimone del Novecento culturale e letterario. Conosciamola più da vicino.

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Dacia Maraini è nata a Fiesole (Firenze) il 13 novembre 1936, primogenita del noto scrittore ed etnologo Fosco Maraini e della principessa e pittrice palermitana Topazia Alliata, appartenente all’antico casato siciliano degli Alliata di Salaparuta. La nonna materna, Oria Maria Amelia “Sonia” Ortúzar Ovalle de Olivares (1892-1981), era una cantante lirica figlia di un diplomatico cileno, mentre la nonna paterna era la scrittrice Cornelia Edith “Yoï” Crosse (1877-1944), per metà polacca e per metà inglese, nata a Tállya in Ungheria e trasferitasi in Inghilterra durante l’adolescenza.

Dacia Maraini ha trascorso l’infanzia in Giappone, dove i suoi genitori si stabilirono dal 1939 al 1945 e dove nacquero le sue sorelle Yuki e Antonella detta Toni. Dal 1943 al 1945 fu internata insieme al resto della sua famiglia in un campo di concentramento giapponese, dove patì la fame e altre privazioni. Una volta rientrata in Italia, la famiglia si trasferì in Sicilia, presso i nonni materni, nella Villa Valguarnera di Bagheria, e poi a Roma. Suo padre Fosco fece invece ritorno a Firenze.

Dopo la separazione dei genitori, a 18 anni Dacia raggiunse il padre, che nel frattempo si era trasferito nella Capitale. Nel 1959 sposò Lucio Pozzi, pittore milanese da cui si separò  dopo quattro anni (nel 1963 il matrimonio fu annullato). La scrittrice si legò poi sentimentalmente ad Alberto Moravia, con cui visse dal 1962 al 1978, e nella città eterna strinse una solidale amicizia con molti letterati e poeti, tra cui Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Maria Bellonci, oltre allo stesso Moravia, inserendosi a pieno titolo nel circolo letterario del tempo.

Il primo successo letterario per Dacia Maraini arriva con il romanzo La vacanza (1962), cui seguono L’età del malessere (1963) e A memoria (1967). Nel 1972 scrive Memorie di una ladra e nel 1975 Donna in guerra, dopo aver fondato nel 1973 con Maricla Boggio il Teatro della Maddalena (sempre a Roma), gestito e diretto soltanto da donne. E’ autrice di più di sessanta testi teatrali rappresentati in Italia e all’estero, tra cui vale la pena di ricordare Manifesto dal carcere e Dialogo di una prostituta con un suo cliente.

Negli anni ottanta Dacia Maraini scrive Il treno per Helsinki (1984) e Isolina (1985). Alla fine degli anni ottanta, Rai 3 trasmette il programma Raccontare Palermo, nel quale la scrittrice incontra per le vie e i palazzi della città diversi esponenti della cultura siciliana, a partire Mimmo Cuticchio. Nel 1990 pubblica quello che è forse il suo romando più noto e apprezzato, La lunga vita di Marianna Ucrìa, seguito da Bagheria (1993), Voci (1994), Un clandestino a bordo (1996), Dolce per sé (1997) e la raccolta di racconti Buio (1999).

Nel 2001 esce La nave per Kobe, in cui la scrittrice rievoca l’esperienza infantile della prigionia in Giappone, e Amata scrittura. Laboratorio di analisi letture proposte conversazioni. Nel 2004 Dacia Maraini dà alle stampe Colomba, nel 2007 Il gioco dell’universo,  nel 2008 Il treno dell’ultima notte e nel 2010 La seduzione dell’altrove. E nel 2011 è la volta de La grande festa.

Per il resto, Dacia Maraini è dal 2016 cittadina onoraria di Arona sul lago Maggiore, località dove si svolge ogni anno il festival di teatro e letteratura “Il teatro sull’acqua” di cui è direttrice artistica. E nel 2018 è stata nominata presidente del comitato scientifico di Palermo Capitale italiana della cultura. E’ inoltre direttrice responsabile della rivista letteraria Nuovi Argomenti, edita da Arnoldo Mondadori Editore.

Di recenti è stata accusata di antisemitismo a seguito della pubblicazione di un suo editoriale sul Corriere della Sera nel quale ha paragonato le “sardine” anti-Matteo Salvini a Gesù. Curiosità: è vegetariana e si è espressa pubblicamente in favore dei diritti animali.

EDS

 

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