Pensioni | Legge di Bilancio 2020 | le news su Quota 100 e non solo

Pensioni news, passa la discussione sulla Legge di Bilancio 2020 che va a toccare parecchi ambiti significativi per i lavoratori con già tanti anni di contributi.

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Pensioni news FOTO viagginews

È arrivato il si definitivo da parte della Camera alla Manovra fiscale studiata dal Governo. All’alba di martedì 24 dicembre tutto è divenuto effettivo, dopo ore ed ore di discussione ed una intera notte passata in Aula per la Legge di Bilancio 2020. Tra gli argomenti interessati ci sono news su pensioni e Quota 100. Per il 2020 ed il 2021 l’età pensionabile resta fissata a 67 anni. La Gazzetta Ufficiale riporta il decreto diffuso dal Ministero dell’Economia in merito. “A decorrere dal 1° gennaio 2021, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici non sono ulteriormente incrementati”. Invece per Quota 100 arriva una conferma anche per l’imminente 2020. Ricordiamo che si tratta della somma tra l’età all’anagrafe con gli anni di contributi versati. Attualmente la formula prevista per poter andare in pensione con Quota 100 prevede la presenza di 62 anni di età e di 38 di contributi.

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Pensioni news, le decisioni su Quota 100

Un maxiemendamento dello scorso 16 dicembre prevede risparmi per 300 milioni per il 2020, oltre a, miliardo e 700 milioni di euro già messi in conto dal Documento di Economia e Finanza. Tale risparmio dovrebbe poi aumentare a 900 milioni nel 2021 e calare a 500 nel 2022, al termine del periodo sperimentale. Per allora il risparmio complessivo dovrebbe aggirarsi sui 3,8 mln di euro. Poi al termine di quello che è un periodo sperimentale dovrebbe sopraggiungere una sorta di Quota 41, con per l’appunto 41 anni di età pensionabile. Una cosa già possibile anche oggi ma solo se si risponde a determinati parametri. Ad esempio essere lavoratori precoci e fare parte di una categoria svantaggiata, come il fare lavori gravosi o l’avere delle disabilità al 74%.

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Le pensioni per le donne e quelle ‘di cittadinanza’

Riguardo alle donne, ad oggi i paletti richiesti per la pensione sono di 35 anni di contributi e di 58 di età per lavoratrici dipendente o 59 se autonome. L’opzione donna permette di andare in pensione prima ma col contributivo può perdere fino al 30% dell’importo. Invece per il reddito di cittadinanza, è garantita la ‘pensione di cittadinanza’ per chi ha più di 67 anni. Questo per nuclei familiari di massimo due persone con per l’appunto questa età minima richiesta. E se il reddito Isee non supera i 9360 euro l’assegno di integrazione può essere di massimo 780 euro al mese. Poi si anche all’ape sociale per lavoratori con almeno 63 anni anagrafici e 30 di contributi (36 per attività gravose). Sulle pensioni d’oro confermato infine il taglio, con un contributo di solidarietà previsto fino al 40%.

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