“Ha ucciso mio figlio ma si nasconde”: la mamma disperata di Harry Dunn

La mamma di Harry Dunn non si dà pace: la moglie di una spia americana, Anne Sacoolas, è accusata di omicidio stradale, ma si rifiuta di tornare nel Regno Unito. 

La mamma di Harry Dunn è disperata. Anne Sacoolas, moglie di una spia americana, è stata accusata di aver causato la morte di suo figlio adolescente in un terribile incidente. Lo scorso agosto si sarebbe scontrata con la moto di Harry dopo aver guidato per circa 400 metri contromano nei pressi della base dell’aeronautica militare Raf di Croughton, nella contea inglese del Northamptonshire, in Inghilterra. La stessa Sacoolas, tuttavia, è scappata in America e si rifiuta di tornare nel Regno Unito, facendosi scudo dell’immunità diplomatica. Oltre al danno anche la beffa.

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La verità sul caso Harry Dunn

Secondo gli ultimi aggiornamenti Anne Sacoolas, 42 anni, è sposata con un funzionario dell’intelligence statunitense, ha ottenuto l’immunità diplomatica dopo l’incidente ed è tornata negli Stati Uniti. Ma i genitori di Harry, Charlotte Charles e Tim Dunn, sostengono in una lettera del segretario agli Esteri Dominic Raab che la donna dovrebbe rispondere dell’accusa di aver causato la morte per guida pericolosa, che prevede una pena massima di 14 anni.

Il procedimento di estradizione ora è stato formalmente attivato, allo scopo di riportare Sacoolas nel Regno Unito. Ma il Dipartimento di Stato Usa ha definito la decisione “deludente e inutile”. Sacoolas ha anche rilasciato una dichiarazione nella quale afferma che non intende tornare “volontariamente” in Gran Bretagna per affrontare una “potenziale pena detentiva per quello che è stato un incidente terribile ma non intenzionale”.

Alcuni filmati toccanti pubblicati oggi mostrano la mamma e il papà di Harry che piangono mentre abbracciavano i propri cari pochi minuti dopo aver appreso della scelta di Sacoolas. Charlotte ha detto tra le lacrime di essere “davvero orgogliosa di aver mantenuto la promessa fatta a uno dei miei figli. La promessa è che avremmo fatto di tutto per ottenere giustizia”. E il papà Tim ha aggiunto: “Giustizia. Qualunque cosa accada ora non importa, abbiamo ottenuto quello che volevamo”. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti fa sapere che teme che questa mossa “non favorirà una risoluzione” e che sarebbe un “clamoroso abuso” rimandarla in Gran Bretagna. Ma per i genitori di Harry è l’unica speranza cui aggrapparsi.

EDS

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