Chi era Giorgio Ambrosoli: storia, carriera, vita privata e morte

Conosciamo meglio la storia dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, nominato commissario liquidatore della Banca Privata italiana: la sua carriera e la vita privata

Giorgio Ambrosoli

Giorgio Ambrosoli nasce a Milano il 17 ottobre 1933. Proveniente da una famiglia borghese, è figlio dell’avvocato Riccardo Ambrosoli, impiegato all’ufficio legale della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde e Piera Agostoni. S’iscrive nel 1952 alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. Dopo la laurea, con una tesi in diritto costituzionale sul Consiglio Superiore della Magistratura e l’esame da procuratore, inizia l’attività professionale nello studio dell’avvocato Cetti Serbelloni. Nel 1964 inizia così a specializzarsi nel settore fallimentare delle liquidazioni coatte amministrative venendo chiamato a collaborare con i commissari liquidatori della Società Finanziaria Italiana. Successivamente, dopo dieci anni, viene nominato dall’allora governatore della Banca d’Italia Guido Carli commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, guidata sull’orlo del crack finanziario dal banchiere siciliano Michele Sindona, per esaminare la situazione tra politica, alta finanza, massoneria e criminalità organizzata siciliana.

Successivamente riceve una relazione sulle condizioni della banca da Giovanbattista Fignon, direttore centrale del Banco di Roma a cui era stato assegnato il compito di garantire un prestito a Sindona e che era diventato amministratore delegato e vicepresidente della Banca Privata Italiana. La situazione è tragica e così viene nominato  commissario liquidatore con l’incarico di dirigere la banca. Da vicino scopre ed analizza le operazioni di Sindona, a partire dalla Fasco. In questo periodo subisce minacce e pressioni scoprendo anche irregolarità del siciliano verso la Franklin National Bank, un istituto statunitense che versa in pessime condizioni economiche, con l’intervento anche dell’FBI.

Ambrosoli fu assassinato la sera dell’11 luglio 1979, mentre stava tornando a casa dopo una serata con amici. Avvicinato da uno sconosciuto, quattro colpi 357 Magnum: ad ucciderlo fu il malavitoso statunitense William Joseph Aricò con la pistola che aveva comprata da Henry Hill, suo compagno di cella nel penitenziario di Lewisburg insieme a Robert Venetucci. Il killer fu pagato da Sindona con 25mila dollari in contanti ed un bonifico di altri 90mila dollari su un conto bancario svizzero.

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Chi era Giorgio Ambrosoli: vita privata

Sposa nel 1962 nella chiesa di San Babila a Milano, Anna Lorenza Gorla, per tutti Annalori. Dal loro matrimonio nasceranno tre figli: Francesca 1968), Filippo (969) e Umberto (1971).

Giorgio Ambrosoli

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