Abusi e violenze carnali | la giovanissima lo uccide | rischia un ergastolo

Una ragazza sceglie di ribellarsi nella maniera più estrema che ci sia ai tanti abusi carnali subiti. Ora però da vittima la ritengono colpevole.

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Mette fine agli abusi subiti uccidendo il suo stupratore FOTO viagginews

Quell’uomo la violentava più e più volte. Senza avere pietà di lei, con abusi reiterati. Poi questa ragazza si è ribellata, giungendo a compiere qualcosa di a sua volta terribile. E così l’ha ucciso, sparandogli alla testa. “Stava per compiere l’ennesimo abuso, non ne potevo più”. Questo ha raccontato la giovane Chrystul Kizer per giustificare quanto commesso quando aveva 17 anni. Adesso però lei è indagata per omicidio volontario e rischia una pena pesantissima, l’ergastolo. Proprio il fatto che la ragazza avesse pianificato l’omicidio rappresenta per il procuratore distrettuale una aggravante, e non un qualcosa da dover considerare alla stregua di una legittima difesa. Il maniaco, con tra l’altro anche dei precedenti penali, si chiamava Randy Volar. Dopo aver ricevuto il proiettile mortale ala testa, il suo corpo venne bruciato.

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Abusi, lei si ribella ma la premeditazione può costarle l’ergastolo

L’assassinio avvenne nella casa del mostro a Kenosha. Volar aveva già un arresto alle spalle, dopo che venne riconosciuto colpevole di abusi e di violenza carnale ai danni di altri minori. Nonostante ciò, aveva riguadagnato abbastanza presto la libertà. L’uomo e la sua vittima-carnefice si conobbero nel 2016, con Chrystul Kizer che doveva essere una delle tante vittime. Violentata più volte, alla fine nel mese di giugno di due anni dopo lei decise di ribellarsi, ed era pronta a tutto. Lui l’avrebbe drogata per renderla mansueta e per poterne abusarne indisturbato. Ma la Kizer riuscì a ribaltare la cosa, presentandosi a casa di Volar con l’intenzione di uccidere. Questo dettaglio, pesantissimo, rappresenta una discriminante che alla fine può costarle il carcere a vita.

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