Renzo Piano, chi è: vita privata e carriera dell’architetto italiano

Renzo Piano è un celebre architetto italiano conosciuto internazionalmente, ideatore di ponti, palazzi e stazioni ferroviarie costruite in tutta Italia e nel mondo. Scopriamo chi è.

Renzo Piano nasce a Genova nel 1937. Cresciuto con la brama del disegno tecnico e della costruzione, Renzo decide di rendere la sua passione una professione solida e reale. Laureatosi in Architettura col massimo dei voti, decide di prendere parte al celebre studio d’architettura di Franco Albini. La predisposizione di Renzo deriva anche dalla professione paterna, ovvero la costruzione edile. Trasferitosi all’estero per completare gli studi (USA ed Inghilterra), Renzo torna in Italia per realizzare finalmente il suo sogno.

Renzo Piano, carriera e vita privata

È il 1971 quando la fama di Piano prende ufficialmente piede, la causa scatenante è la vittoria al concorso internazionale per la realizzazione del Centro nazionale d’arte e cultura Gorges Pompidou di Parigi. Sara proprio in Francia ed in altre zone come USA e Gran Bretagna che Renzo riuscirà a stabilirsi come uno dei migliori architetti della sua generazione. L’architetto genovese vince nel 1998 il Premio Pritzker, il nobel degli architetti, attestandosi come uno dei grandi del suo tempo.

La vita privata

In ottica privata, Renzo ha alle spalle un matrimonio fallito ed uno che invece si è rivelato incredibilmente passionale. Le prime nozze, con Magda Arduino, hanno portato alla nascita dei suoi tre figli Lia, Carlo e Matteo. Le seconde nozze, con Emilia Rossato, ha portato alla luce il piccolo Giorgio. Spesso intervistato in quanto una delle grandi menti del Duemila, Renzo si è spesso ritrovato a raccontare il suo passato scolastico, rilasciando racconti spassosissimi.

“In terza elementare un prete disse a mia madre che ero un asino senza speranza. Mi portarono pure dallo psichiatra, che sentenziò: il bambino è normale. Solo, non sapevo studiare, ero disattento. Al liceo ero sempre rimandato, un paio di volte mi bocciarono“.

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