Carlos Malatto Sicilia | chi è il militare argentino accusato di tortura | Si rifugia in Italia

Ha trovato riparo in Italia Carlos Malatto, che in Sicilia vive come fosse un tranquillo e felice pensionato. In Argentina però è accusato di crimini orribili contro l’umanità che avrebbe commesso durante la dittatura Videla negli anni ’70.

Carlos Malatto Sicilia
Carlos Malatto Sicilia FOTO screenshot

Carlos Malatto Sicilia, il militare argentino accusato di tortura a svariati desapareçidos ha trovato da tempo rifugio in Italia. In merito alla sua vicenda stanno indagando ‘Le Iene’, che lo hanno raggiunto in prima persona per cercare di ottenere delle dichiarazioni e delle spiegazioni in merito. Alcuni parenti delle vittime della dittatura argentina, di cui lui è stato tra più noti esponenti negli anni ’70 nel paese sudamericano, protestano contro di lui e hanno provveduto a denunciarne la presenza in Italia. Questi hanno chiesto al Consolato italiano a Mendoza di ottenere udienza per chiedere l’arresto e l’estradizione in Argentina del 70enne tenente. Questi vive da uomo libero nel nostro Paese, ma dalle sue parti deve rispondere di omicidio plurimo, associazione per delinquere, lesioni aggravate, violazione di domicilio e sequestro di persona.

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Carlos Malatto Sicilia, l’esponente della dittatura in Argentina ha trovato riparo nell’Isola

Reati che gli si imputano in merito al sequestro di quattro persone tra il 1975 ed il 1977 a San Juan. Una prima richiesta di estradizione fu negata nel 2014 dalla Corte di Cassazione. Ma nel frattempo sono emersi altre tre situazioni di sequestro, tortura e sparizione di civili contrari alla dittatura in Argentina, rappresentata dal regime di Videla. Alcuni di loro vennero rapiti e fucilati, con i cadaveri ritrovati incappucciati e gettati nei boschi o in strutture dismesse. Ed il reggimento comandato da Carlos Malatto era quello più tristemente noto per la repressione esercitata contro gli oppositori politici del regime. In totale a Malatto vengono imputati almeno altri 61 casi di sparizione e di probabile eliminazione di civili. Proprio in questi giorni a Bahia Blanca ed a Santa Fe i tribunali locali hanno emesso delle sentenze di ergastoli per alcuni dei responsabili dell’esercito di allora.

Le Iene dà la caccia a Malatto

Tutti loro si sono macchiati, per i giudici e per i parenti delle vittime, di crimini contro l’umanità. C’è una onlus, chiamata ’24 marzo’ – data significativa per i parenti dei desapareçidos – che dal 2015 ha denunciato Malatto alla Procura di Roma (qui gli atti). Questa istanza ottenne l’ok dall’allora ministro di Grazia e Giustizia, Andrea Orlando, che aveva firmato l’autorizzazione a processare il tenente in Italia. Da allora quest’ultimo si è dato alla macchia, ma ‘La Repubblica’ lo ha rintracciato in un lussuoso resort in Sicilia. Malatto ha origini italiane, la scelta di riparare nel nostro Paese è avvenuta anche in virtù di ciò. L’inviata de ‘Le Iene’, Nina Palmieri, lo pressa facendogli capire le accuse gravissime che sussistono nei suoi confronti. Stasera il servizio completo.

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