Bomba a Brindisi, oggi l’evacuazione più grande della storia italiana

Bomba a Brindisi. Questa mattina è stata effettuata l’evacuazione più grande della storia italiana: il 60% degli abitanti ha dovuto lasciare la città.

Brindisi: all’alba di questa mattina, domenica 15 dicembre, decine di migliaia di persone hanno dovuto lasciare le loro case evacuando la città, per permettere il disinnesco di una bomba sganciata (presumibilmente) nel 1941. La bomba, di fabbricazione inglese, pesava quasi 230 chili, era lunga un metro e conteneva 40 chili di tritolo. E’ stata trovata per caso durante i lavori per l’ampliamento di un cinema nella città. Si è trattato dell’evacuazione più grande della storia italian (in tempi di pace, ovviamente). L’ordigno è stato disinnescato verso le 11:15, senza problemi. Sarà fatto brillare in una cava del brindisino domani.

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Bomba a Brindisi: com’è avvenuta l’evacuazione più grande della storia italiana

E’ iniziata questa mattina all’alba l’evacuazione di 54 mila persone dalla città di Brindisi, necessaria per consentire il disinnesco di una bomba risalente al 1941: era stata trovata il 2 novembre scorso all’interno del cantiere di ampliamento di un cinema multisala. Già alle ore 05:00 di questa mattina la città era blindata: con tutti gli accessi chiusi, più di 1000 operatori delle forze dell’ordine si sono impegnati nelle operazioni di evacuazione, con l’aiuto di circa 250 volontari della protezione civile. Si è trattato della più grande evacuazione mai effettuata in Italia in tempi di pace: sono state mobilitate 54 mila persone su un totale di 87 mila abitanti della città, più del 60% della popolazione. Il motivo di tutte le precauzioni prese è semplice: la bomba era stata danneggiata, e il rischio di esplosione era decisamente più alto rispetto ai ritrovamenti comuni. Così a Brindisi oggi si è fermato tutto: l’ aeroporto dalle 09.30, le ferrovie dalle 07.30 e ovviamente il traffico stradale. Sono state evacuate non solo le case che rientravano nella zona rossa, ma anche due cliniche e il carcere. Nessuno ha potuto lasciare l’auto all’interno della zona rossa, e le persiane di tutte le case sono state lasciate chiuse, con le finestre ben aperte. Nessuno ha potuto decidere di rimanere in casa, nemmeno a suo rischio e pericolo. Per chi temeva le incursioni di ladri le forze dell’ordine hanno garantito il presidio di tutta la zona: cinque droni sorvolavano la città, così come un Predator messo a disposizione dall’Aeronautica.

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