Malattia Nicoletta Mantovani, cos’è la sclerosi multipla: sintomi e cure

A soli 24 anni Nicoletta Mantovani, vedova del grande Luciano Pavarotti, ha scoperto di essere affetta da una malattia neurodegenerativa: la sclerosi multipla. “Sono stata fortunata, ho avuto dolori ma anche grandi gioie e opportunità -ha raccontato lei stessa – . Luciano mi ha dato grande forza: quando un dottore in America mi disse che avrei terminato la mia vita su una sedia a rotelle, Luciano lo prese e lo gettò contro un muro, dicendogli che non poteva trattarmi così. L’ho avuta per vent’anni, adesso sto bene”.

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Nel 2012 si è infatti sottoposta a un intervento grazie al quale le sue condizioni di salute sono migliorate. Scopriamo insieme tutto quel che c’è da sapere su questa insidiosa malattia.

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La sclerosi multipla dalla A alla Z

La scleominorosi multipla è una malattia cronica progressiva che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello, nervi ottici e midollo spinale) e provoca la distruzione della guaina mielinica che isola le fibre nervose all’interno del sistema nervoso centrale (processo noto come demielinizzazione). La mielina è una sostanza composta da acidi grassi che riveste i nervi e consente la trasmissione rapida, coordinata ed efficiente degli impulsi dal cervello alle altre parti del corpo (e viceversa), permettendo così l’esecuzione di movimenti armonici, rapidi e coordinati con poco sforzo conscio.

A causa della demielinizzazione, gli impulsi inviati non vengono più trasmessi correttamente. Le aree in cui la mielina viene danneggiata o distrutta sono dette “placche” o “lesioni” che assumono caratteristiche simili a cicatrici: la sclerosi multipla ne determina la comparsa in punti e in tempi diversi del cervello e del midollo cerebrale (il termine sclerosi multipla significa letteralmente “cicatrici multiple”).

Per molti anni la sclerosi multipla è stata considerata una malattia della sostanza bianca del sistema nervoso centrale, tuttavia un numero crescente di studi ha dimostrato anche un coinvolgimento della sostanza grigia. Numerose evidenze cliniche e sperimentali indicano che alla base della sclerosi multipla vi è una reazione del sistema immunitario che scatena un attacco contro la mielina consistente in un processo infiammatorio che colpisce aree circoscritte del sistema nervoso centrale e provoca la distruzione della mielina e delle cellule specializzate, gli oligodendrociti, che la producono.

Nel mondo si contano circa 2,3 milioni di persone affette da sclerosi multipla, di cui 600.000 in Europa e oltre 122.000 in Italia. La distribuzione della malattia non è uniforme: è più diffusa nelle zone lontane dall’Equatore a clima temperato (in particolare Nord Europa, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia del Sud), mentre registra una minore incidenza nelle aree pi vicine a esso. Può manifestarsi a ogni età, ma viene diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni e le donne risultano colpite in numero doppio rispetto agli uomini. Per frequenza la sclerosi multipla è la seconda malattia neurologica nel giovane adulto e la prima di tipo infiammatorio cronico.

La causa, o meglio le cause, della malattia sono ancora in parte sconosciute, ma le evidenze scientifiche indicano che l’origine sia in una combinazione di fattori ambientali e genetici, per cui la sclerosi multipla appartiene al gruppo delle malattie multifattoriali. Negli ultimi anni la ricerca ha fatto grandi passi in avanti, consentendo di arrivare a una diagnosi e a un trattamento precoce che permettono a quanti sono affetti dalla malattia di mantenere una buona qualità di vita per molti anni. Pur essendo una malattia complessa e imprevedibile, la sclerosi multipla non riduce l’aspettativa di vita: la vita media dei soggetti ammalati è paragonabile a quella della popolazione generale.

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