Omicidio Luca Sacchi | arrestato il proprietario della pistola

Omicidio Luca Sacchi
Omicidio Luca Sacchi la pistola era di Armando De Propris FOTO viagginews

Importante passaggio nell’ambito dell’omicidio Luca Sacchi. Riconosciuto il proprietario dell’arma utilizzata per uccidere il 24enne.

Altra novità di rilievo in merito all’omicidio Luca Sacchi. Il gip che segue le indagini ha accolto la richiesta di arresto per Armando De Propris, 46 anni, avanzata nei giorni scorsi dalla Procura di Roma. Quest’ultimo è il padre del 22enne Marcello De Propris, ritenuto il fornitore della pistola usata per uccidere Luca Sacchi lo scorso 23 ottobre nel quartiere Appio Latino a Roma. A sparare fu Valerio Del Grosso, quasi coetaneo di Marcello De Propris (accusato di concorso in omicidio, n.d.r.), ed accompagnato dall’altro giovane, Paolo Pirino.

Tutti loro hanno precedenti per spaccio e consumo di sostanze stupefacenti. Pirino e Del Grosso sono in carcere già dallo scorso 25 ottobre, due giorni dopo che l’omicidio Luca Sacchi avvenne. Ed Armando De Propris ha a sua volta la fedina penale macchiata dallo stesso tipo di reati. Questi a sua volta è finito in manette il 29 novembre, a seguito di una perquisizione compiuta in casa sua dalle forze dell’ordine.

Omicidio Luca Sacchi, per gli inquirenti De Propris padre ha fornito l’arma del delitto

In tale circostanza venne rinvenuto un chilo di droga. In precedenza i pubblici ministeri avevano avanzato la richiesta di detenzione per l’uomo, motivata dalla detenzione illegale sempre della stessa pistola. L’arma non è mai stata rinvenuta, nonostante gli investigatori abbiano trovato un bossolo nascosto all’interno di un guanto di gomma annodato e gettato in un tombino. Inizialmente nei confronti di Armando De Propris era stata riconosciuta la mancanza di “gravi indizi di colpevolezza”. Però in una seconda istanza è stato riconosciuto il fatto che sia stato lui a passare al figlio la pistola che poi a sua volta quest’ultimo ha dato a Valerio Del Grosso. Quest’ultimo passaggio è reso in maniera evidente dalle intercettazioni telefoniche estrapolate dagli inquirenti. Con quell’arma poi Del Grosso ha ucciso Luca Sacchi a sangue freddo.

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