Chi ha compiuto la Strage di Piazza Fontana: colpevoli e condannati

La Strage di Piazza Fontana è uno dei capitoli più dolorosi della storia della Repubblica Italiana, vediamo chi sono i colpevoli e i condannati.

La strage di Piazza Fontana non è solo uno dei momenti più dolorosi della nostra storia recente è anche una vicenda criminale e giudiziaria molto complicata. Dopo quasi 40 anni si è giunti alla convinzione della colpevolezza di Giovanni Ventura e Franco Freda e si è certi, in quanto reo confesso, che all’organizzazione abbia partecipato anche Carlo Digilio, mentre le accuse contro Pino Rauti sono definitivamente cadute nel 2010. Tutti gli indagati e i colpevoli della strage erano membri del gruppo di estrema destra Ordine Nuovo, costituitosi da una branca di fuoriusciti dall’MSI e sciolto dal Ministero dell’Interno per il tentativo di rifondare il Partito Fascista Italiano.

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Strage di Piazza Fontana: indagini, processi, condanne e assoluzioni

Sebbene alla fine si sia giunti a provare chi siano stati i colpevoli della strage, le indagini e l’iter processuale che ha condotto a questa definitiva posizione sono state complicate e intricate. Una prima inchiesta è partita nei giorni immediatamente successivi all’attentato. Due giorni dopo l’esplosione dell’ordigno è stato arrestato Pietro Valpreda. L’uomo era stato indicato da un tassista come colui che aveva portato all’interno della banca una grossa valigia che si riteneva fosse quella contenente l’ordigno.

Le indagini sono state lunghe e complicate, così come il processo di primo grado che si è concluso il 23 febbraio 1979. In quella occasione vennero condannati all’ergastolo Freda, Ventura e Giannettini come gli ideatori della strage, mentre Valpreda ricevette una condanna a 4 anni e 6 mesi. Nell’estate del ’79 sono stati arrestati Freda e Ventura. Le accuse contro di loro, però, sono cadute durante il processo di appello dell’81, in cui è stato scagionato anche Giannettini.

Confermata invece la condanna per Valpreda e sentenziata la condanna per Merlino. L’anno successivo la Cassazione ribalta la sentenza d’appello, confermando solo l’assoluzione per Giannettini. Nel 1985, in seguito ad una seconda indagine, la Corte d’Assise d’Appello riporta tutti al punto di partenza, annullando le condanne precedenti per mancanza di prove. Sentenza questa che viene confermata nel 1987 dalla Cassazione.

La nuova indagine

Si apre una terza indagine che porta all’arresto di Stefano Delle Chiaie e Massimiliano Fachini, ma anche in questo caso l’accusa viene seguita da un’assoluzione. Dodici anni dopo, nel 1999, vengono rinviati a giudizio Zorzi, Maggi, Rognoni e Tringali. Decisiva la collaborazione di Digilio, il quale confessa di aver preso parte alla strage. Nel 2001 vengono emesse le condanne all’ergastolo per i primi 3 ed una a 3 anni di carcere per Tringali.

Nel 2004 la Corte d’Appello assolve i tre condannati all’ergastolo per non aver commesso il fatto. L’accusa ricorre in Cassazione, ma la Corte Suprema conferma la sentenza del Tribunale di secondo grado. Nella sentenza viene anche appurata la colpevolezza di Freda e Ventura, i quali però non sono più condannabili per prescrizione del reato.

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