Omicidio Gorlago | Stefania Crotti massacrata | “Non perdono”

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Omicidio Gorlago il marito di Stefania Crotti durissimo con la ex amante Chiara Alessandri FOTO viagginews

L’omicidio Gorlago vede un appuntamento che riguarda l’imputata Chiara Alessandri. Il marito della vittima durissimo con la sua ex amante.

L’omicidio Gorlago torna a far parlare di sé. Il caso riguarda il barbaro assassinio di Stefania Crotti, 42 anni, uccisa con l’aggravante della premeditazione da Chiara Alessandri, che oggi di anni ne ha 44. Lei era l’amante di Stefano Del Bello, il marito della vittima. Quest’ultimo però scelse di chiudere la relazione segreta con la Alessandri per recuperare il proprio matrimonio con Stefania. Una decisione che a Chiara non piacque. Al punto da arrivare ad eliminare la propria rivale in amore, per poi bruciarne il corpo. Giovedì 12 dicembre 2019 ci sarà una udienza in tribunale, con Chiara Alessandri presente in aula. Le accuse nei suoi confronti appaiono concrete.

Lei avrebbe concepito da tempo un piano per togliere di mezzo Stefania e farne sparire il cadavere. Il tutto con l’intenzione di mascherare la cosa come se si trattasse di un allontanamento volontario della Crotti. L’omicidio di Gorlago avvenne il 17 gennaio 2019. Dall’estate del 2018 Stefano Del Bello aveva intessuto una relazione clandestina con Chiara Alessandri, madre di tre bambini. Lui con Stefania Crotti ha avuto invece Martina nel 2011. L’uomo, in una intervista riportata dal ‘Corriere della Sera’, dice che sua figlia ha capito tutto.

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Omicidio Gorlago, il marito di Stefania Crotti: “Il bimbo di Chiara si è scusato”

“Ne ha parlato ad un amichetto in spiaggia questa estate. A scuola poi gioca con il secondogenito di Chiara e quest’ultimo le ha chiesto scusa per quello che sua madre ha fatto a Stefania”. L’uomo anticipa che non sarà presente in tribunale. “Non ci andrò, almeno eviterò di esserci, se non sarò costretto. Sarò presente per il verdetto, questa però non dovrebbe essere una udienza decisiva. Mi costituirò parte civile assieme ai miei suoceri, alla sorella di Stefania ed anche alla mia Martina”.

“Non lo facciamo per soldi ma per avere giustizia. Penso che Chiara debba essere condannato all’ergastolo. Non solo per quello che ha fatto ma anche per come lo ha compiuto. Con freddezza, spietatezza, lucidità. E se non ci sarà l’ergastolo, vorremmo almeno che Chiara resti in carcere per tutta la durata della pena. Il perdono per me è una cosa che non esiste. Ogni volta penso all’angoscia vissuta prima del ritrovamento dei resti di Stefania”.

“Chiara Alessandri fredda e spietata”

La vittima dell’omicidio Gorlago venne rinvenuta in un campo di Erbusco, in provincia di Brescia. Era morta ed il suo corpo risultava carbonizzato. Ma Chiara Alessandri nega di avere dato fuoco alla rivale. L’incontro tra le due ci fu in seguito ad un tranello teso dalla Alessandri, che chiese ad un amico di dare a Stefania Crotti una rosa e di bendarla. L’uomo era ignaro della cosa ed i sospetti nei suoi confronti sono caduti molto presto. Alla fine c’è stato l’incontro tra le due donne, con l’epilogo drammatico. La Alessandri deve rispondere di omicidio doloso e premeditato, pianificato molto tempo prima. “Movimenti e tempistiche accertate – riporta la ricostruzione del delitto – portano ad affermare con certezza che l’imputata sia colpevole e che abbia dato fuoco al cadavere della Crotti. Nell’auto di Chiara Alessandri era stata trovata una tanica di benzina, la cui presenza era insolita.

Cosa avvenne quel giorno

La cosa era stata notata il 15 gennaio, due giorni prima del delitto, anche dalla suocera e dal cognato della Alessandri, ascoltati in qualità di testimoni. Ma ad incastrare l’imputata ci sono gli spostamenti registrati al Gps, con un sopralluogo avvenuto nelle campagne del Bresciano per scegliere un luogo il più possibile isolato appena il giorno prima dell’omicidio. La Crotti venne massacrata con numerosi colpi alla testa, inferti con un corpo contundente. Con tutta probabilità un martello e/o un tronchesino. Senza considerare anche una particolare intercettazione con l’uomo che aveva dato la rosa alla Crotti. Parlando con questi, la Alessandri si corregge quasi subito mentre sta per dirgli qualcosa di evidentemente compromettente. Sulla colpevolezza della donna insomma non ci sono affatto dubbi.

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