Tragedia a Torino: operaio si suicida dopo essere stato licenziato

Dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento, un operaio torinese ha deciso di farla finita e si è impiccato ad un albero nei boschi di Buttigliera Alta.

Una notizia che probabilmente non si attendeva lo ha lasciato incapace di reagire, di trovare le forze per andare avanti e sperare nel futuro. Così, tra pensieri funesti, disperazione e rabbia, un operaio del torinese ha deciso di togliersi la vita. Tutto è stato innescato giovedì mattina, quando l’uomo ha ricevuto e letto la lettera di licenziamento che l’azienda gli aveva mandato.

La reazione dell’operaio è stata immediata: è uscito di casa ed ha fatto perdere le sue tracce. Per quasi un giorno a cercarlo sono stato i Carabinieri di Rivoli (Torino), paesino in cui l’uomo risiedeva con la famiglia. I gendarmi lo hanno trovato oggi pomeriggio, ma non hanno potuto portare buone notizie ai suoi cari: l’operaio, A.Z., si era impiccato ad un albero nei boschi della Buttigliera Alta, nei pressi della Val di Susa.

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Operaio si suicida dopo il licenziamento

La vittima aveva 65 anni e lavorava già da diverso tempo per l’azienda locale ‘Lucco Borlera‘, specializzata nella realizzazione di componenti finiti in alluminio pressofuso. L’azienda opera quasi totalmente nel settore delle aziende Automotive. Al momento non è chiaro quale sia stato il motivo del licenziamento, né se l’uomo avesse già maturato i requisiti per la pensione né se la disperazione in cui l’ha lasciato il licenziamento fosse legato a debiti contratti in anni precedenti. L’unico dettaglio che è stato condiviso sinora è che prima di suicidarsi ha scritto un biglietto in cui chiedeva scusa alla famiglia.

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