Regionali, accordo centrodestra: liste e candidati unitari

In vista delle Regionali del prossimo anno è stato raggiunto un accordo nel centrodestra tra Salvini, Meloni e Berlusconi: liste e candidati unitari.

(TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

“Con grande spirito di coesione e di collaborazione, dopo un lungo e costruttivo confronto tra i leader, i tre partiti hanno raggiunto un accordo sui profili dei candidati governatori e sulla composizione delle liste per le Regioni che andranno al voto”, questo in sintesi il contenuto di una nota diffusa dai tre leader del centrodestra. L’intesa in vista delle Regionali è firmata da Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Cosa prevede l’accordo del centrodestra per le Regionali

(TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Il vertice dei leader del centrodestra si è tenuto ad Arcore e viene sottolineato: “Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia rappresentano la coalizione di centro-destra che è largamente in testa in tutti i sondaggi e governa la maggioranza delle Regioni, sentono il dovere di difendere gli interessi degli italiani e vogliono riportare alla guida del Paese il buon governo. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia stanno facendo in Parlamento un’opposizione dura e le elezioni regionali del 2020 confermeranno che le sinistre e il Movimento Cinquestelle non godono più della fiducia degli italiani”.

Poi la stoccata alla manovra e a questa maggioranza di governo: “C’è crescente preoccupazione per il liquefarsi della maggioranza di governo, che però propone una manovra disastrosa a base di tasse e manette”. Dura e netta la replica di Luigi Di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle: “Salvini, Berlusconi e Meloni non perdono occasione per tacere. Parlano di una manovra piena di tasse quando se non fosse stato per questo governo oggi gli italiani starebbero pagando 600 euro in più di Iva. Le bugie che raccontano tutti i giorni agli italiani ormai sono innumerevoli. Sono buoni per le televendite, non per governare”.

Impostazioni privacy