Maltrattamenti asilo: una maestra insultava i suoi piccoli alunni, con toni razzisti verso quelli di famiglie meridionali, ed aveva rapporti davanti a loro
Una maestra si sarebbe resa responsabile di gravissimi episodi di maltrattamenti all’asilo nido dove lavorava. I fatti contestati dal gip di Varese sarebbero avvenuti in un istituto scolastico di Coquio Trevisago, sempre nel Varesotto. La donna avrebbe preso a schiaffi i bambini e li avrebbe puniti spesso, anche senza motivo, lasciandoli isolati. Inoltre sembra che fosse solita incontrare proprio lì dove avrebbe dovuto svolgere il suo lavoro il proprio compagno. I due così potevano appartarsi per fare indisturbati i propri comodi. Il riferimento è ovviamente a cose esplicite, non curanti della presenza dei bambini che in qualunque momento avrebbero potuto aprire una porta e vedere cosa stesse succedendo. Tale condotta sarebbe andata avanti per 6 mesi.
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Maltrattamenti asilo, la maestra faceva cose orribili ai bimbi
I maltrattamenti all’asilo, per ora solo presunti, sarebbero stati scoperti dai genitori di uno dei piccoli. Questi aveva iniziato a mostrare delle difficoltà nel relazionarsi con gli altri, mamma e papà inclusi. Inoltre soffriva di incubi notturni. Ben presto i carabinieri hanno ricevuto un sollecito, intraprendendo una relativa indagine. Si è scoperto che la maestra infedele avrebbe urlato contro i bimbi ogni giorno, prendendoli a schiaffi e lasciandoli a piangere da soli. Ai bambini figli di coppie originarie del Meridione si sarebbe poi espressa con parole decisamente brutte e censurabili. I piccoli venivano chiamati con epiteti razzisti. A tutti loro poi veniva detto di piangere, e cose anche peggiori.
La donna incastrata dalle telecamere nascoste
Le accuse rappresenterebbero però ben più che semplici ipotesi. Infatti i militari sembra si siano serviti anche di telecamere nascoste installate nei locali dell’asilo. E le immagini mostrerebbero l’orribile maestra mentre si apparta con il compagno fatto entrare di nascosto nell’asilo. Con i due che poi si chiudevano in alcuni locali per avere dei rapporti completi.
