Dipendenza smartphone | italiani intossicati | “Abitudini modificate”

Smartphone Italia
Smartphone Italia numeri vertiginosi FOTO viagginews

Dipendenza smartphone, le abitudini degli italiani ad ogni età sono cambiate per via dei moderni dispositivi, ma non sempre in meglio.

Lo smartphone è una componente fondamentale della nostra vita. Ormai nessuno riesce a farne a meno e la cosa è resa bene da uno studio del Censis compiuto su numerosi campioni. Relativamente all’Italia, il 50,9% degli intervistati come prima cosa controlla il proprio cellulare appena sveglio al mattino. E contestualmente fa la stessa cosa prima di addormentarsi. Inoltre il 25,8% in media porta con sé anche un caricabatterie, di qualsiasi tipo, anche quando esce di casa. Ormai va così da circa 10 anni, con lo smartphone che si è ben radicato negli usi e costumi del nostro Paese.

Una cosa che comunque avviene anche nel resto del mondo. Il tempo medio speso quotidianamente a mandare messaggi tra chat e sms oltre che a fare chiamate è di 5 ore al giorno. Un comportamento che è tipico soprattutto dei più giovani. Ma anche gli over 20, 30 e non solo trascorrono molto del loro tempo libero e non devices alla mano.

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Smartphone, ormai chiunque ne ha almeno uno

Il Censis scrive nel suo rapporto: “Vero driver dell’innovazione digitale nel nostro Paese e responsabile del superamento del digital divide da parte di un’ampia fetta della società, lo smartphone ha giocato un ruolo da protagonista nella rivoluzione compiuta dal sistema dei media nell’ultima decina d’anni”. Ed è diventato un oggetto simbolo di questa epoca. Nel 2009 gli italiani che ne avevano uno erano pari ad appena il 15% della popolazione. Oggi sono il 73,8%. Gli under 30 sono cresciuti dal 26,5% all’86,3% ed in larga parte, nell’arco di questi dieci anni, si tratta soprattutto di 15enni-20enni divenuti più grandi.

E che hanno portato avanti le loro abitudini in fatto di tecnologia. Ma dal 2016 in poi anche la popolazione più matura – specialmente la fetta di utenti compresa tra i 30 ed i 44 anni – ha fatto si che i moderni telefonini divenissero una componente irrinunciabile. Oggi sono il 90,3% della popolazione. E nel 2018 questi dispositivi portatili hanno superato i televisori. In Italia ci sono circa 111,8 milioni di telefonini, in crescita dello 0,5% rispetto al 2017 e con un aumento di 600mila pezzi.

I moderni devices hanno cambiato le nostre abitudini, non sempre in meglio

Ogni famiglia ha una media di 4,6 telefonini moderni. Sono aumentate esponenzialmente anche le smart tv e gli altri dispositivi esterni collegati ad internet per fruire di programmi televisivi. Numeri che la dicono tutta sul cambiamento di abitudini rispetto ad un passato più o meno recente. Ma c’è anche prende il tutto come un cambiamento negativo. Non si fanno più le attività ricreative, salutari e di socievolezza diretta del passato. Ed anche il recente studio relativo ai 15enni che non capiscono quel che leggono – con un evidente peggioramento anche solo a dieci anni fa – è ritenuta una conseguenza diretta di questo proliferare tecnologico da parte di tutti. Con l’accusa che delle moderne comodità viene fatto in prevalenza un utilizzo sbagliato.

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