Pietro Bartolo, chi è: età, vita privata, carriera del medico ed eurodeputato

Pietro Bartolo è un medico e politico italiano noto sopratutto per il suo impegno umanitario. Conosciamolo più da vicino. 

Pietro Bartolo è un medico e politico italiano poco avvezzo ai riflettori mediatici, ma molto impegnato e apprezzato negli ambienti dell’attivismo umanitario (e non solo), da sostenitore dell’accoglienza di immigrati e richiedenti asilo e della necessità di corridoi umanitari contro la tratta degli esseri umani. È noto soprattutto per essere stato, dal 1992 al 2019, il responsabile delle prime visite ai migranti che sbarcano a Lampedusa. Conosciamolo più da vicino.

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L’identikit di Pietro Bartolo

Pietro Bartolo è nato a Lampedusa e Linosa il 10 febbraio 1956. Medico chirurgo, laureato all’Università di Catania, è specializzato in ginecologia. È sposato e ha tre figli. Nel 1988 è stato nominato responsabile del gabinetto medico dell’Aeronautica militare a Lampedusa, nel 1991 ufficiale sanitario delle Isole Pelagie, nel 1993 responsabile del presidio sanitario e del poliambulatorio di Lampedusa, dipendenti dall’ASP di Palermo.

Alla professione medica Pietro Bartolo ha affiancato l’impegno politico. E’ stato consigliere comunale a Lampedusa e Linosa dal 1988 fino al 2007, stato vice sindaco e assessore alla sanità del Comune delle Pelagie dal 1988 al 1993. Come accennato, dal 1992 si è occupato anche delle prime visite a tutti i migranti che sbarcano a Lampedusa e di coloro che soggiornano nel centro di accoglienza. Nel marzo 2011 è stato nominato coordinatore di tutte le attività sanitarie nelle Isole Pelagie dall’allora assessore alla Salute della Regione Siciliana Massimo Russo. Il 3 ottobre 2013 è stato in prima fila nei soccorsi ai sopravvissuti del naufragio a Lampedusa di un peschereccio carico di oltre 500 migranti, in cui persero la vita 368 persone, nonostante qualche settimana prima fosse stato colpito da un’ischemia cerebrale.

Alle politiche del 2018 Liberi e Uguali ha annunciato la sua candidatura al Senato, ma Bartolo vi ha rinunciato. Nel febbraio 2019 ha aderito a Democrazia Solidale e in occasione delle elezioni europee del 2019 si è candidato nelle liste del Partito Democratico per le circoscrizioni Italia insulare e Italia centrale, venendo eletto in entrambe le circoscrizioni e raggiungendo rispettivamente il primo posto (con 135.098 voti, più 808 voti dall’estero) e il secondo posto (con 139.158 voti, più 895 voti dall’estero). Ha optato per la circoscrizione insulare e si è insediato all’Europarlamento il 2 luglio 2019. Contestualmente si è posto in aspettativa per il mandato parlamentare ed è stato sostituito alla guida del poliambulatorio di Lampedusa dall’ex deputato Francesco Cascio.

Pietro Bartolo ha poi aderito al Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) ed è vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo (LIBE) e della Delegazione all’Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE (DACP), membro titolare della Commissione per la pesca (PECH), membro sostituto della Delegazione per le relazioni con l’Iraq (D-IQ).

Per il resto, Pietro Bartolo ha preso parte al film documentario Fuocoammare di Gianfranco Rosi, che nel febbraio 2016 ha vinto l’Orso d’oro al 66º Festival di Berlino e ottenuto una candidatura nella categoria “Miglior documentario” agli Oscar 2017. Ha scritto con Lidia Tilotta, Lacrime di sale. La mia storia quotidiana di medico di Lampedusa fra dolore e speranza (Milano, Mondadori, 2016) e Le stelle di Lampedusa. La storia di Anila e di altri bambini che cercano il loro futuro fra noi (Milano, Mondadori, 2018). Nell’ottobre 2015 gli è stato assegnato a Cracovia il premio “Sérgio Vieira de Mello” per essersi distinto tra “coloro che si adoperano per la coesistenza e cooperazione pacifica tra società, religioni e culture”. Il 24 settembre 2016, in occasione del Festival della Letteratura di Viaggio tenutosi presso Villa Celimontana a Roma, è stato insignito del Premio Società Geografica Italiana “La Navicella D’Oro”.

EDS

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