Dawud è un vero e proprio bambino rapito. La storia di questo bimbo è davvero drammatica. La sua vita aveva avuto una bellissima svolta ma il padre ha voluto cambiare le cose.
Un bambino rapito dal padre bengalese per il suo vivere troppo alla occidentale. È la triste storia di Dawud, alunno modello alle elementari dopo essere stato bocciato in prima perché non conosceva una parola di italiano. Da lì però un suo vicino di casa lo aveva preso sotto la propria protezione, istruendolo e facendogli conoscere i film, gli scacchi, i popcorn e la cioccolata calda. Tutte cose che però non sono piaciute al papà del ragazzino, che ora ha 12 anni e che con una scusa è stato messo su un aereo con destinazione il Bangladesh. “Me lo hanno rovinato, è arrivato a mettere in dubbio l’esistenza stessa di Allah” avrebbe detto suo padre. Che nel proprio Paese natale ha rimandato lui, i due fratellini e la moglie.
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Bambino rapito, la sua richiesta di aiuto su Whatsapp
Il ragazzino ha mandato un messaggio di aiuto su Whatsapp al vicino di casa italiano che, negli ultimi sei anni, si è preso cura di lui contribuendo a renderlo il primo della classe. Si tratta di un ingegnere di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza. Lì il bambino rapito ha lasciato gli amici, i giochi, una vita diventata finalmente felici. Per essere costretto a vivere una realtà che probabilmente non gli piacerà. A riportare questa notizia è il quotidiano ‘La Repubblica’, che sottolinea come al padre dell’adolescente non sia andata giù la sua ‘deriva’ all’occidentale. Ma il vicino di casa che si è interessato a questo bimbo gli ha dato una mano nell’imparare a leggere e scrivere, a fargli conoscere i libri di Giulio Verne, Salgari, Primo Levi, Anna Frank. Oltre a fare di Dawud un vero e proprio campione di scacchi. Al circolo locale tutti hanno confermato come fosse diventato imbattibile. Ora di lui da tre settimane non si sa più niente.