Omicidio Luca Sacchi: spunta il ruolo di un finanziatore

Omicidio Luca Sacchi: spunta il ruolo di un finanziatore, che avrebbe dato alla fidanzata e all’amico i 70mila euro per acquistare cocaina.

omicidio Luca Sacchi

Da dove provengono i 70mila euro che sarebbero dovuti servire all’acquisto di 15 chilogrammi di droga? Questo l’ultimo interrogativo che si pongono gli inquirenti sul caso dell’omicidio di Luca Sacchi, ucciso il 23 ottobre a Roma. I soldi erano in possesso di Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata del giovane. Nella giornata di ieri, per lei è scattato l’obbligo di presentazione in caserma.

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Il ruolo del finanziatore nell’omicidio Luca Sacchi

luca sacchi

Ma davvero la ragazza e l’amico del ragazzo ucciso, Giovanni Princi, un giovane con precedenti penali, disponevano di quella cifra? Secondo fonti investigative, le cose non stanno così e sembra ci sia una terza persona coinvolta nella vicenda, quello che assume l’aspetto di un vero e proprio finanziatore. Questa è anche la convinzione dei pm della Procura di Roma.

Intanto, tornano a parlare i genitori di Luca Sacchi, per ribadire che il figlio è vittima incolpevole di questa vicenda: “Lui non c’entra assolutamente nulla con il mondo della droga. Anastasia ci ha mentito su quanto avvenuto quella tragica sera e adesso è chiaro il motivo del suo strano allontanamento”. Nonostante le illazioni e i sospetti, ieri anche il procuratore di Roma Giuseppe Prestipino ha precisato che non ci sono elementi per affermare che la vittima “fosse coinvolto, partecipe o consapevole della compravendita di sostanza stupefacente”.

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