Mihajlovic conferenza | “Mia moglie la sola ad avere più attributi di me”

Mihajlovic conferenza
Sinisa Mihajlovic conferenza FOTO screenshot

Sinisa Mihajlovic conferenza, l’allenatore del Bologna torna nella sua prima uscita pubblica da luglio: “Anche solo una boccata d’aria fresca è ora una cosa bellissima”.

Parla Sinisa Mihajlovic in conferenza, prima della trasferta della sua squadra per Napoli-Bologna, in programma domenica 1° dicembre allo stadio ‘San Paolo’ alle 18:00. Ma oltre agli aspetti calcistici si è parlato del suo ritorno in sala stampa a Casteldebole e di come sta andando la battaglia contro la leucemia. Pochi giorni fa l’allenatore serbo è stato dimesso dall’ospedale ‘Sant’Orsola’ dove ha effettuato il suo terzo ciclo di cure. “Grazie a tutti per essere qui, intanto”, esordisce il tecnico del Bologna. E subito dopo vede tutti i suoi giocatori prendere posto tra la stampa per assistere alle sue parole. Lui ci scherza su: “I miei giocatori mi fanno sempre delle sorprese. Ma so che è una scusa per non allenarsi”. E parla anche Blerim Dzemaili, a più riprese capitano del Bologna. “Mister, dire che ci sei mancato è riduttivo, è bellissimo riaverti con noi. Ora non sei molto contento con noi ma proveremo a farti di nuovo sentire orgoglioso della squadra”.

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Mihajlovic conferenza: “Mia moglie la sola ad avere più attributi di me”

La conferenza di Mihajlovic riprende: “L’ultima volta che avevo parlato alla stampa era lo scorso 13 luglio, quando annunciai la malattia. Devo ringraziare tutti i medici che mi hanno seguito, senza di loro non sarei qui. Loro, gli infermieri e tanti altri sono dei veri angeli. Ho ricevuto aiuto anche psicologico e li ringrazierò per tutta la vita, per tutto l’affetto che mi hanno dimostrato. Mi dispiace non riuscire a citarli tutti”. Poi si commuove, ma sdrammatizza con un’altra battuta: “Mi sono rotto di piangere…”. Ed ancora: “C’è chi ha scritto messaggi, striscioni, chi ha fatto cori, tutto per me. Mi sono sentito parte di una famiglia. Volevo ringraziare i tifosi del Bologna ed il Bologna e Bologna tutti. Poi mia moglie Arianna, che tutti i giorni è stata con me anche se non ce n’era bisogno. Sono fortunato a stare con una così, l’unica persona che conosco che abbia più attributi di me. E poi i miei figli, che sono la mia vita. Loro volevano donarmi il midollo ma non è una cosa scontata”.

“Anche una boccata d’aria fresca ora è una esperienza bellissima”

Le sue parole proseguono: “Come ringrazio anche mio fratello e mia mamma. Sono stati quattro mesi e mezzo duri, vissuti in ospedale da solo con acqua filtrata. Desideravo tanto prendere una boccata di acqua fresca ma non potevo. Non mi sono mai sentito un eroe. So di avere carattere e di non mollare mai, ma senza coraggio queste battaglie non le puoi vincere. Poi non c’è vergogna nel piangere, nel cedere emotivamente a volte. Solo che la voglia di vivere non deve mancare mai”. Sinisa sa come battere la malattia: “Giorno per giorno, coi piccoli traguardi. Bisogna essere forti e crederci. Sono stato due giorni al campo, ma ho provato tanta stanchezza. In totale ho perso 22 chili e prendo 19 pasticche al giorno. Almeno ora non dormo più in ospedale ma a casa. Serve ricostruire l’apparato immunitario ed arrivare alla formazione di globuli bianchi. Questa malattia è comunque una esperienza che mi ha insegnato tanto, quel che vedevo prima in un modo ora lo vedo in un altro. Adesso è tutto diverso e mi godo tutto. Sembra nulla, ma anche solo respirare aria fresca è adesso una emozione magnifica”.

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