Elena Santarelli in bagno a vomitare per il tumore: “Non sapevo fosse morta”

Elena SantarelliElena Santarelli ha raccontato di come è venuta a conoscenza della triste storia di Gaia, bimba morta a causa di un tumore.

In occasione del secondo anniversario dalla scoperta del tumore, Elena Santarelli ha voluto condividere con i propri contatti un ricordo per indurre ad una riflessione. La showgirl racconta che il 29 novembre del 2017, dopo aver ricevuto “Il pugno allo stomaco”, si era chiusa in bagno in lacrime e vomitava per il dolore. In quel momento non era a conoscenza della storia di Gaia, bimba morta a 5 anni (nel 2015) per un tumore cerebrale, né che i suoi genitori nello stesso momento piangevano la sua scomparsa (era nata il 29 novembre).

Elena ha conosciuto Simone e Serena pochi giorni dopo. Su di loro scrive: “hanno seminato nel 2016 il primo seme al @progettoheal in memoria di Gaia”. quindi aggiunge: “Non è un caso che io abbia scoperto il tumore il 29/11/17 e che Gaia sia nata il 29/11/2010, oramai sono grande e non credo più alla casualità’,qualsiasi fatto accade sempre per un motivo”.

 

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Il 29/11/2017 ricordo che ero in bagno a vomitare e a piangere in silenzio,ero ignara che a pochi km da casa mia c’erano due genitori che piangevano per non poter più festeggiare il compleanno della loro bambina nata lo stesso giorno in cui io ho ricevuto il pugno allo stomaco,scomparsa nel 2015 a causa di un tumore cerebrale. Da lì a pochi ho conosciuto i suoi genitori,simone e serena che hanno seminato nel 2016 il primo seme al @progettoheal in memoria di Gaia. Non è un caso che io abbia scoperto il tumore il 29/11/17 e che Gaia sia nata il 29/11/2010,oramai sono grande e non credo più alla casualità’,qualsiasi fatto accade sempre per un motivo. La mia storia vuole essere la testimonianza di come nella vita accadano incontri che all’apparenza sembrano casuali, ma che in realtà poi ti rendi conto essere frutto di una connessione incredibile che la mente razionale non può comprendere ma che sa discernere come qualcosa che non si può definire come risultato di una circostanza fortuita. Ogni avvenimento ha uno scopo ben preciso nella nostra esistenza e che, se impariamo a riconoscerli, nella vita accadono veri e propri miracoli. Il miracolo per me è che qs sera la famiglia di @progettoheal insieme a me che sono la madrina e @christianvieri nostro grande sostenitore consegneremo i primi 250 MILA EURO ( ne mancano ancora molti per arrivare alla cifra finale )al bambino Gesù per l’acquisto del simulatore in 3d che è già in uso per la neurochirurgia pediatrica del bambino Gesù di Roma e allo stesso tempo inaugureremo la sede Romana di progetto heal . Ecco come una data tanto odiata si trasforma in miracolo,grazie a tutti voi che avete permesso questo primo step e grazie a te Gaia per aver scelto me in questa missione mediatica e di cuore 💓. #cancerfighter #love #progettoheal #futurebrain #healonlus #rome #hope #betterfuture

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Elena Santarelli: “Gli incontri che sembrano casuali, sono frutto di una connessione inspiegabile”

La dura esperienza vissuta durante le cure al figlio, hanno fatto sviluppare nella Santarelli una sensibilità particolare. Probabilmente anche l’esito delle cure ha incrementato la sua fede, come emerge da quanto scrive successivamente: “La mia storia vuole essere la testimonianza di come nella vita accadano incontri che all’apparenza sembrano casuali, ma che in realtà poi ti rendi conto essere frutto di una connessione incredibile; che la mente razionale non può comprendere ma che sa discernere come qualcosa che non si può definire come risultato di una circostanza fortuita”.

La showgirl non fa mai aperto riferimento ad un’entità superiore, ma le sue parole lasciano intendere questo: “Ogni avvenimento ha uno scopo ben preciso nella nostra esistenza e che, se impariamo a riconoscerli, nella vita accadono veri e propri miracoli”.

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