Serena Mollicone padre | Guglielmo in gravi condizioni in ospedale

Serena Mollicone padre
Serena Mollicone padre ricovero ospedale FOTO viagginews

Serena Mollicone padre: l’uomo, Guglielmo, si è sempre battuto per ottenere la verità. Purtroppo giunge notizia di un improvviso e forte malore.

Il padre di Serena Mollicone, Guglielmo, è ricoverato in gravi condizioni in ospedale a Frosinone. La figlia fu vittima di un caso di cronaca nera avvenuto il 1° giugno 2001 ad Arce, località in provincia della città Ciociara. A 18 anni Serena venne uccisa, con il corpo rinvenuto in un bosco vicino, con le braccia legate e la testa infilata in un sacchetto di plastica. Tra sospetti, finte piste, depistaggi ed altre difficoltà, l’indagine è stata riaperta di recente. E proprio Guglielmo Mollicone ad inizio novembre si era detto certo che la verità fosse ora più vicina. Purtroppo l’uomo ha accusato un grave malore nelle scorse ore, presumibilmente un infarto. Presente in aula di tribunale due settimane fa per l’udienza preliminare in merito al processo per l’omicidio di Serena, Guglielmo aveva constatato come il tutto fosse stato rinviato al 15 gennaio 2020.

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Serena Mollicone padre, chi sono gli imputati della vicenda

Gli imputati nella nuova inchiesta sono l’ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce, Franco Mottola, la moglie Annamaria ed il loro figlio Marco. Per Franco l’accusa è di omicidio ed occultamento di cadavere. Per gli altri due di favoreggiamento. Imputati anche altri due militari allora in servizio nella caserma di Arce. Si tratta di Francesco Suprano (favoreggiamento personale in omicidio volontario l’accusa) e di Vincenzo Quatrale (concorso in omicidio volontario e istigazione al suicidio di un collega brigadiere che poi si tolse la vita). In merito all’assassinio di Serena venne arrestato nel 2003 Carmine Belli, un carrozziere del posto, che passò un anno e mezzo in carcere da innocente prima di essere prosciolto. Proprio grazie al padre di Serena Mollicone il caso è stato riaperto. La Procura di Cassino ed i carabinieri di Frosinone hanno lavorato alacremente e continuano a farlo per scoprire la verità su questo delitto.

Lui ha una tesi precisa sul perché dell’uccisione della figlia

Guglielmo ritiene che Serena sia stata uccisa nella caserma, come proverebbe anche un segno su di una porta di una stanza interna, compatibile con una ferita alla testa riscontrata sul corpo della sfortunata ragazza. L’uomo ha sempre sostenuto poi che Serena voleva denunciare lo spaccio di droga ad Arce. Che però avrebbe avuto come fautore proprio Marco Mottola, con la presunta connivenza del padre. Da qui la scelta di eliminare la ragazza.

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