Heather Parisi, violenza subita: l’avvertimento al suo aguzzino

Heather Parisi torna su Instagram e prende una netta posizione sul tema della violenza nei confronti delle donne. Ecco le sue parole. 

Dopo aver raccontato per la prima volta il suo dramma nel corso dell’ultima puntata di Live – Non è la D’Urso, Heather Parisi si lascia andare a un lungo sfogo. La ballerina americana torna sull’incubo vissuto per sette anni durante i quali è stata vittima di violenze da parte del suo compagno. E lo fa con parole coraggiose e dure, nell’intento di aiutare altre donne che si trovano o potrebbero trovarsi nella sua stessa situazione.

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La confessione di Heather Parisi

Heather premette di aver detto “no” alla proposta di parlare di sovranismo o di maternità a 50 anni (a quell’età infatti ha avuto i gemelli Elizabeth e Dylan da Umberto Maria Anzolin) nel salotto della D’Urso. Ha invece voluto parlare di un tema molto forte e delicato per svelare qualcosa che non aveva mai raccontato a nessuno, eccetto suo marito.

“Volevo parlare di un’esperienza che ha lasciato solchi profondi nella mia vita: la violenza sulla donna dentro le mura di casa – ha scritto la showgirl su Instagram -. Non ne ho mai parlato con nessuno se non con Umberto. Quando vivi un’esperienza di quel tipo ti senti sola. È impossibile trovare aiuto. Tutti minimizzano. Io ho fama di ribelle, di pazzerella e a una come me, si crede ancora di meno”.

“Per una donna – continua più avanti Heather Parisi -, raccontare la violenza che ha subito, è forse un dolore ancor più grande della violenza stessa. Non è solo il ricordo di quanto ti è successo, non è solo la rabbia di non essere stata capace a ribellarti, ma è anche la vergogna di apparire agli occhi della gente sporca e debole e la consapevolezza che la gente ti giudicherà e alcuni ti condanneranno ingiustamente”.

“Oggi, non sono più la ragazza giovane, vulnerabile e ingenua di cui molti si approfittavano – conclude -. Oggi ho le spalle coperte da un rapporto d’amore vero e sincero e voglio sensibilizzare la gente di fronte a un problema che si sottovaluta”. Parole accolte con grande entusiasmo dai numerosissimi followers, che ancora una volta esprimono ammirazione per il suo coraggio.

 

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Una settimana fa sono stata ospite a @barbaracarmelitadurso e da allora continuo a ricevere tantissime e-mail di solidarietà, ma anche di grida disperate di aiuto di donne che hanno vissuto o vivono esperienze simili a quella che ho vissuto io. Mi era stato chiesto di parlare della maternità a 50 anni e di sovranismo. Ho detto di no al sovranismo.Volevo parlare di altro. Non come fanno ahimè molti volti noti a fine carriera che si divertono a raccontare cosa hanno fatto sotto le lenzuola. Io volevo parlare di un’esperienza che ha lasciato solchi profondi nella mia vita: la violenza sulla donna dentro le mura di casa. Non ne ho mai parlato con nessuno se non con Umberto. Quando vivi un’esperienza di quel tipo ti senti sola. È impossibile trovare aiuto. Tutti minimizzano. Io ho fama di ribelle, di pazzerella e a una come me, si crede ancora di meno. L’ambiente attorno a te, non capisce o fa finta di non capire. Anche ora c’è chi non crede o non vuole credere. Gente qualunque, ma anche gente che millanta conoscenze o frequentazioni. E questi atteggiamenti si sommano alla violenza che hai subito rendendola ancora più insopportabile. Non più uno, ma cento, mille aguzzini, tutti quelli che ti giudicano senza sapere, che usano la tua debolezza per ergersi a moralisti, che preferiscono “parlare d’altro” perché la violenza è scomoda e disturba più del gossip. Per una donna, raccontare la violenza che ha subito, è forse un dolore ancor più grande della violenza stessa. Non è solo il ricordo di quanto ti è successo, non è solo la rabbia di non essere stata capace a ribellarti, ma è anche la vergogna di apparire agli occhi della gente sporca e debole e la consapevolezza che la gente ti giudicherà e alcuni ti condanneranno ingiustamente. Oggi, non sono più la ragazza giovane e naive, vulnerabile e ingenua di cui molti si approfittavano. Oggi ho le spalle coperte da un rapporto d’amore vero e sincero e voglio sensibilizzare la gente di fronte a un problema che si sottovaluta. Per adesso, non mi interessa fare il nome del mio aguzzino. Domani? Forse. Oggi voglio dare coraggio a chi non ha ancora il coraggio. Basta alla violenza sulle donne! #heather

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