Fentanyl, allerta Italia: che cos’è, morti di overdose, prevenzione

Fentanyl, sale l’allerta per l’abuso di questo oppiode anche in Italia: che cos’è, morti di overdose negli ultimi mesi, prevenzione.

(CC-BY-2.0)

Allarme Fentanyl anche in Italia, dopo i primi preoccupanti dati emersi in estate. Si tratta di un farmaco che rientra nella categoria oppiodi. Gli oppioidi interagiscono con i recettori degli oppioidi nel cervello e suscitano una serie di risposte all’interno del corpo; dai sentimenti di sollievo dal dolore, al rilassamento, al piacere e alla contentezza.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Che cos’è il Fentanyl

Tale oppioide è prescritto in caso di dolore cronico e grave a causa di cancro, danni ai nervi, lesioni alla schiena, traumi gravi e interventi chirurgici. È circa 80-100 volte più forte della morfina. Disponibile in molte forme, nel mercato illegale della droga sta trovando sempre maggiore diffusione. Altri tipi di oppioidi comunemente usati sono Buprenorfina, Codeina, Eroina, Metadone, Naloxone, Oppio e Ossicodone. Il medicinale si presenta in diverse forme e punti di forza tra cui: cerotti transdermici (Durogesic® e versioni generiche); lecca-lecca (Actiq®); iniezione endovenosa (Sublimaze®).

Molti estraggono il Fentanyl dal cerotto iniettandoselo. Questo è molto rischioso in quanto è estremamente difficile giudicare la dimensione della dose. Va ricordato che non esiste un livello sicuro di consumo di droghe. L’uso di qualsiasi farmaco comporta sempre qualche rischio. È importante fare attenzione quando si assume qualsiasi tipo di farmaco. Gli effetti sono diversi a seconda di diversi fattori: si va dal sollievo dal dolore a vertigini e euforia.

Overdose di Fentanyl: quanti morti in Italia

Se la dose è troppo alta, è possibile che si verifichi un sovradosaggio. Si possono avvertire dolore al petto, respirazione rallentata, labbra e carnagione bluastre, fino allo svenimento e al coma. Il naloxone (noto anche come Narcan®) inverte gli effetti degli oppiacei, in caso di sovradosaggio. Il naloxone può essere iniettato per via endovenosa (in una vena) o intramuscolare (in un muscolo) da professionisti del settore medico. Può anche essere somministrato da familiari e amici di persone che usano oppiacei.

Elisabetta Simeoni, coordinatrice dell’Ufficio tecnico-scientifico e AA. GG. del dipartimento Politiche Antidroga, presente al workshop sulle nuove sostanze psicoattive in corso a Roma, oggi ha lanciato l’allarme: “In questi ultimi 3 mesi, da agosto, abbiamo monitorato le notizie sulla stampa italiana relative ai casi di overdose fausto e infausto da Fentanil: è risultano che 55 sono stati quelli di overdose fausta, che ha portato al ricovero, e 76 quelli di overdose infausta”.

Prevenzione da abuso di oppiodi

Queste le conseguenze dell’uso eccessivo di oppiodi come Fentanyl: instabilità dell’umore; riduzione della libido; stipsi; problemi mestruali; insufficienza respiratoria. Gli effetti dell’assunzione di fentanil con altri farmaci, compresi quelli da banco o prescritti, possono essere imprevedibili e pericolosi. Rinunciare a questo oppiode dopo averlo usato per lungo tempo è una sfida perché il corpo deve abituarsi a funzionare senza di esso.

I sintomi da sospensione di solito iniziano entro 12 ore dall’ultima dose e possono durare per circa una settimana – i giorni da 1 a 3 saranno i peggiori. Questi sintomi possono includere: pelle d’oca; attacchi di brividi che si alternano a vampate di calore e sudorazione eccessiva; irritabilità; insonnia; perdita di appetito; sbadigliando e starnutendo; lacrimazione e naso che cola; vomito e nausea; diarrea; aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna; dolori alle ossa e ai muscoli; debolezza generale; depressione.

Impostazioni privacy