Igor Kozlov, chi è l’uomo senza nome ricoverato al Policlinico Casilino

Il personale del Policlinico Casalino assiste un uomo incapace di parlare o ricordare qualcosa. Da circa un anno si cerca di capire da dove provenga.

Per diverso tempo il personale del pronto soccorso del Policlinico Casilino ha visto entrare ed uscire un uomo affetto da attacchi epilettici. L’uomo in questione era un vagabondo, che si era fatto segnare con il nome di Igor Kozlov. Nel 2018 le sue condizioni di salute sono peggiorate e da quel momento è diventato un ospite fisso dell’ospedale. I medici gli hanno offerto un letto accanto a quelli dei malati. L’uomo viene costantemente accudito, curato per le sue condizioni fisiche, pulito e sbarbato.

In questi mesi si è cercato di capire quale fosse il suo Paese di provenienza, ma Igor non ricorda nulla e non è capace di esprimersi se non emettendo suoni gutturali. Tramite l’Ambasciata russa si è cercato di risalire alla sua città di provenienza o alla sua famiglia, ma pare che anche nel Paese dell’Est sia un fantasma. Tramite programmi come ‘Chi l’ha visto?‘, la sua foto è stata trasmessa in diretta televisiva in Moldavia e Romania, ma anche qui nessuno lo ha riconosciuto.

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Roma, si cerca l’identità dell’uomo senza nome

Dopo oltre un anno di ricerche il dubbio che Igor Kozlov non sia il suo vero nome è diventato fondato. Il problema è che senza identità e nazionalità, il paziente del Casilino non può essere trasferito e non può essergli assegnato un servizio di assistenza personale. Il direttore del Dipartimento spiega come tutto il personale si sia preso a cuore la sua difficile situazione: “Ci fa tenerezza perché non è niente e nessuno. È un pulcino abbandonato”.

Bisognerebbe trovare una soluzione definitiva per quest’uomo, la cui permanenza in ospedale ha un costo legato sia alle cure che ad un impiego di personale dedicato alla sua assistenza. Inoltre il posto letto occupato in questo momento potrebbe servire ad accogliere qualcuno che ha bisogno di cure immediate. Purtroppo la mancanza di identità blocca qualsiasi soluzione e l’uomo senza nome si trova in bilico tra un presente confuso ed un futuro che appare una chimera.

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