General Motors | accusa a Fiat Chrysler | “Tangenti da Marchionne ai sindacati”

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La General Motors contro Fiat Chrysler ed il defunto Marchionne FOTO viagginews

Viene tirato in ballo anche il defunto Sergio Marchionn nella causa intentata da General Motors a Fiat Chrysler: “Versò delle mazzette ai metalmeccanici”.

Scontro legale tra General Motors e FCA Fiat Chrysler Automobiles. Il sodalizio capeggiato dal marchio automobilistico torinese ha ricevuto una causa dalla casa motoristica statunitense che la accusa di aver corrotto l’ente United Auto Workers. Si tratta del sindacato dei metalmeccanici USA, dotato di grande potere. La notizia è riportata dall’autorevole Wall Street Journal. Ed in particolare General Motors sostiene che il defunto Sergio Marchionne fece ricorso a delle tangenti per manipolare in suo favore le trattative relative al contratto di lavoro con il sindacato metameccanici, tra 2009 e 2015. FCA ovvamente respinge con forza queste accuse e ribadisce di non avere mai provato ad indebolire le norme sul lavoro.

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General Motors, Fiat Chrysler si difende: “Tentativo di sabotare nostra fusione con Peugeot”

Eppure GM sembra proprio convinta e per conto di un suo legale parla di “piano di corruzione orchestrato su diversi anni da parte di FCA, per un risultato dannoso su quella che è l’integrità delle trattative con lo United Auto Workers, Uaw. Questo ha causato danni sostanziali alla General Motors”. Fiat Chrysler Automotobiles in una nota ufficiale si è detta stupefatta “tanto per tempistica quanto per contenuti” dell’esposto avanzato da GM. “Tale azione non può che essere fatta in questo periodo per cercare di ostacolare la nostra proposta di fusione con PSA Peugeot, oltre che le trattative con United Auto Workers. Abbiamo la ferma intenzione di difenderci in maniera forte e decisa contro questa causa senza merito e perseguire tutti i rimedi legali per rispondere”.

“Marchionne ideatore dell’illecito”

La denuncia di GM ha causato un calo del 2,5% delle azione di Fiat-Chrysler in Borsa a Wall Street. General Motors però non demorde ed accusa lo scomparso Marchionne ed altri tre manager ora non più in carica in FCA di avere versato delle mazzette per pilotare le trattative col sindacato metalmeccanici. Il capo della squadra di legali di GM accusa: “Pensiamo che Marchionne abbia concepito, promosso ed attuato il presunto illecito. Contro il sindacato non abbiamo nulla, riteniamo FCA come unico responsabile”. Uno di quei tre ex manager tra l’altro è l’ex capo dei negoziati con i sindacati, l’italo-statunitense Alphons Iacobelli, il quale è attualmente recluso in una prigione federale per scontare una pena di 5 anni e 6 mesi.

Sergio Marchionne
Sergio Marchionne (Getty Images)
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