Rimborsopoli Piemonte | assolto il leghista Molinari | “Non sussiste reato”

Rimborsopoli Piemonte Molinari
Rimborsopoli Piemonte Molinari FOTO viagginews

Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, assolto nel processo Rimborsopoli Piemonte che coinvolgeva in passato anche l’ex governatore Cota.

La vicenda della cosiddetta Rimborsopoli Piemonte si chiude con l’assoluzione di quello che era uno dei principali imputati. Si tratta dell’esponente della Lega e capogruppo del partito di Matteo Salvini alla Camera dei deputati, Riccardo Molinari. Il suo nome spiccava tra quelli implicati in questo caso che aveva portato anche alla celebrazione di un relativo processo. Ma la sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato la precedente condanna in appello che aveva colpito Molinari.

Per quest’ultimo c’è stata perciò l’assoluzione con la giustificazione che “il fatto non costituisce reato”. Cade anche la sentenza di 11 mesi di reclusione per il deputato della Lega. I giudici della Corte Suprema hanno allo stesso tempo rinviato a giudizio di secondo grado l’ex governatore del Piemonte e pure lui esponente leghista, Roberto Cota. Stesso provvedimento per il parlamentare e compagno di partito, Paolo Tiramani e per la parlamentare di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli.

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Rimborsopoli Piemonte, Molinari assolto: nuovo giudizio per altri soggetti

Scelta giustificata da un “vizio di motivazione”. Nella Rimborsopoli Piemonte c’è anche un nuovo giudizio di secondo grado per altri 20 imputati circa. Allo scopo di rideterminare la pena principale oppure quella accessoria. Il reato principale contestato ai tanti soggetti coinvolti era quello di avere utilizzato in maniera impropria od indebita dei fondi originariamente destinati al finanziamento ed al funzionamento di gruppi consiliari nel governo della Regione per il periodo che andava dal 2010 al 2014. In questo quinquennio il governatore era proprio Cota, a guida di una coalizione di centrodestra capeggiata dalla Lega. Il processo di appello aveva visto il suo svolgimento a luglio 2018 con la condanna ad un anno e 7 mesi di reclusione per Cota e per la Montaruli e di un anno e 5 mesi per Tiramani.

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