Mamma minacciata di morte e accusata di “abusi”: “Ecco come allatta i suoi figli”

Melissa Ostroth, 34 anni, di Toledo in Ohio, ha difeso la sua decisione di nutrire le sue figlie di quattro e due anni su richiesta e fino a 10 volte al giorno.

Melissa Ostroth nutre le sue figlie Emilia, di quattro anni, e Wrenly, di due, su richiesta e fino a 10 volte al giorno. E lascerà che siano loro a decidano quando vogliono smettere di prendere il latte. La 34enne di Toledo, nell’Ohio (Stati Uniti), segue questo metodo da quasi cinque anni. Ma è finita nel mirino di chi nel migliore dei casi sostiene che “ha bisogno di tagliare il cordone ombelicale”, e nel peggiore la accusa di “abusi su minore” e la minaccia di morta.

Melissa, che vive con il marito Steve, 34 anni, resta però sulle sue posizioni. “Mi sono sempre sentita a mio agio nell’allattamento al seno – dichiara ai colleghi del Mirror – so che è stata la decisione giusta per la nostra famiglia”. Tant’è.

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La mamma nel mirino per un metodo di allattamento “anticonvenzionale”

“Ricevo molti commenti negativi, anche minacce di morte e ‘richieste di suicidio’ – confessa mamma Melissa -. Internet può essere una polveriera, ma i lati positivi di questa esperienza mi spingono andare avanti. Non c’è nulla di male nel voler continuare ad allattare anche dopo l’infanzia”.

Melissa, che di lavoro fa proprio la consulente in materia di allattamento, allatta da quando è nata Emilia, con solo tre mesi di pausa tra le due figlie. La sua più grande si è auto-svezzata quando era incinta di 20 settimane di Wrenly perché non le piaceva il sapore del colostro, il liquido secreto dalle ghiandole mammarie. Ma, come accennato, poiché Melissa allatta al seno “su richiesta”, le sue figlie possono essere nutrite tra le 6 e le 10 volte al giorno.

“A parte i benefici per la salute, l’allattamento al seno non è solo un alimento – spiega lei – . È comfort, un tranquillante naturale, un aiuto per il sonno, un’effusione vincolante”, ha detto. “Così tante madri, me compresa, hanno dovuto sopportare commenti e domande del tipo: ‘quando hai intenzione di tagliare il cordone ombelicale?’ o ‘sai che non ci sono benefici dall’allattamento al seno dopo tot mesi?’. Ma anche commenti ben peggiori”. A suo dire, il più grande malinteso sul termine “naturale” o sull’allattamento prolungato è che il latte materno diminuisce di valore nutrizionale man mano che il bambino cresce.

“Il latte materno cambia con le esigenze e l’età del bambino – sottolinea Melissa -. Questa è la bellezza dell’allattamento al seno. Aumenta le proteine… E continua inoltre a fornire il 29% del fabbisogno energetico, il 43% del fabbisogno proteico, il 36% del fabbisogno di calcio, il 75% del fabbisogno di vitamina A, il 76% del fabbisogno di folati, il 94% del fabbisogno di vitamina B12, 60 per cento del fabbisogno di vitamina C”. E ancora: “il latte materno fornisce tutte le immunoglobuline che il sistema immunitario richiede per svilupparsi, il che richiede circa cinque anni. Perché? Perché siamo stati progettati per continuare l’allattamento al seno dopo l’infanzia”. Provare per credere…

EDS

 

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